Biografia

Giorgio Vicentini è nato a Varese il 16 agosto 1951, vive e lavora a Induno Olona (Varese).

Nel 1974, anno della sua prima mostra personale, lascia gli studi di Giurisprudenza per dedicarsi interamente all'attività artistica.

Conduce i laboratori di storia dell’arte al corso di laurea in Scienze della Formazione e nel Master universitario in Servizi educativi per il patrimonio artistico,dei musei storici e di arti visive presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, LAC edu Lugano e Giovani Pensatori Varese.

Dal 2017 collabora con Cristina Sissa della galleria Studio d'Arte del Lauro, Milano.

Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero.

È consulente artistico dell’architetto Ivano Gianola, della Fondazione Emilia Bosis di Bergamo ed è autore di marchi di impresa che si sono imposti a livello internazionale.

Padre di Luca, Viola e Pietro, nonno di Bianca, Diana e Marco, è sposato con Marta Campiotti.

Nel corso degli anni '80, Vicentini orienta la sua ricerca in ambito concettuale scegliendo poi un linguaggio autonomo basato sul colore.

Gli incontri e le assidue frequentazioni con Guido Ballo, Rossana Bossaglia, Vanni Scheiwiller, Francesco Vincitorio, Sandra Orienti, Luciano Caramel, Mercedes Precerutti Garberi, in seguito con Elisabetta Muritti, Giovanni Maria Accame, Simonetta Lux, Elena Pontiggia, Martina Corgnati, Angela Madesani, Claudio Rizzi e i forti sodalizi con Cecilia De Carli, FrancescoTedeschi, Flavio Caroli, Paolo Biscottini, Sara Honegger Chiari, Claudio Cerritelli e Chiara Gatti determinano la sua formazione.

Con l'installazione Terra Promessa del 1994, curata da Luciano Caramel e presentata al Museo Magasin di Grenoble e al Parlamento Europeo di Strasburgo, Vicentini si fa conoscere a livello internazionale. 

Per la mostra personale Le amnesie del perimetro al Castello di Brunnemburg l'editore Vanni Scheiwiller gli dedica il volume 111 della collana Arte Moderna. 

Vince il Premio Lissone nel 1999 e espone nel 2000 un grande libro dipinto che espone a cura di Cecilia De Carli presso la Biblioteca del Castello Sforzesco di Milano e al Dipartimento di lingue e letterature neolatine dell'Università degli Studi di Bergamo.

È presente nel libro “Figure Astratte”, edizioni Campisano, a cura di Giovanni Maria Accame.

Nel 2001 Martina Cognati cura la mostra da Turner a Turrel alla Galleria Arte 92 di Milano. 

L'anno successivo presenta a cura di Riccardo Prina al Castello di Masnago di Varese, A Castello in 7 scene.

Il ciclo Colore Puro nasce nel 2004 che propone contemporaneamente alla Galleria Zucca di Pesaro e al Museo MAP di Castiglione Olona, Varese.

Negli Eventi della 51 Biennale di Venezia, con la Fondazione Emilia Bosis di Bergano installa all'Hotel Hungaria Palace la serie Sonde. 

Nel 2007 è invitato in Polonia a esporre il ciclo Colore Crudo presso la Dom Kultury, di Lódz. 

In occasione dell'Open Day 2008 dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano espone il ciclo Il Sogno dello Studente Dipinto. 

Alla Triennale di Milano nel 2009 presenta un piccolo Atelier Mobile dedicato ai giovanissimi.

Nel 2011 esce la monografia Colore, Dalai editore, Milano a cura di Angela Madesani con contributi critici di Cecilia De Carli e Claudio Cerritelli.

Nel 2013 partecipa alla mostra collettiva Pittura sublime a cura di Claudio Cerritelli alla Galleria Progetto Elm, Milano.

Nel 2014, per Cantiere 900 è presente nella rassegna Monographia - Il colore come forma plastica, opere dalle collezioni di Intesa SanPaolo, per le Gallerie d’Italia di Milano.

In collaborazione con il Museo MAGA di Gallarate, nel 2004 è presente con la mostra Colore Soggettivo alla Villa Jucker dell’Università Cattaneo di Castellanza, Varese.

Per Expo 2015 con la Fondazione Emilia Bosis installa nel cortile d’onore dell’Università Cattolica, In Corpore un grande pentagramma in ferro lungo 30 metri che pone in risalto il conflitto ancestrale tra pane vero e pane sognato.

Dal 2016 conduce per LAC Edu, Museo di Lugano, laboratori dedicati ai giovanissimi e realizza venti dittici che intitola Appunti di volo che allestisce nelle Sale Lounge Monteverdi, Montale e Pergolesi presso l’aeroporto di Milano-Malpensa.

Nel 2017 al Museo Butti di Viggiù (Va)a cura di Ignazio Campagna e Claudio Cerritelli, espone il ciclo Il sogno della realtà. 

Nel mese di ottobre dello stesso anno con la Fondazione Emilia Bosis di Bergamo realizza, per Tender to Nave Italia, una installazione Anime galleggianti a bordo del brigantino Nave Italia in navigazione nel mar ligure e a fine anno inaugura Cattura un’esaustiva personale allo Studio d’Arte del Lauro di Milano a cura di Cristina Sissa e Claudio Cerritelli. 

Nel 2018 All’Università Cattolica presenta “Appuntamento con la materia” un’installazione dedicata a Lucio Fontana a cura di Cecilia De Carli e partecipa alla rassegna Dimensione fragile alla Biblioteca Vallicelliana, Salone Borromini, Roma. 

Nel 2019 nell'isola di San Servolo costruisce con gli artisti della Fondazione Bosis di Bergamo la grande scultura “Sbarca” per la 58° Biennale di Venezia. 

Nel mese di settembre 2020 è invitato con una personale intitolata “Fondamenta occidentali” al Museo Parisi Valle di Maccagno (Va).

Nel 2021 espone alla Galleria Ghiggini di Varese il ciclo Sono qui.

Nel 2022 entra nella Collezione permanente del Museo MAC Lula di Nuoro, partecipa alla rassegna “Dal segno alla forma” presso il MUSA Civica Raccolta del Disegno a Salò e nella Basilica di Santa Maria Assunta a Torcello, Venezia è presente alla rassegna Silentium.   

Nel 2022 esce il libro Sintonie edizioni Stampa, Varese, a cura di Marco A. Borroni con prefazione di Chiara Gatti, una raccolta di trentadue poesie e di poeti contemporanei dedicate a trentadue opere di Vicentini. 

Nel 2023 tiene una personale che intitola Aree alla Galleria Melesi di Lecco 

e nel mese di dicembre inaugura una personale allo Spazio Arte IFC Unipol dal titolo Se i miei occhi dipingono.

Giorgio Vicentini visual artist