A R T E C O N T E M P O R A N E A 2 C o l l e z i o n e p e r m a n e n e t e 1 9 8 4 - 2 0 2 4 22 settembre 2024 - 4 novembre 2024 A cura di Veronica Zanardi MUSEO BUTTI | CONTEMPORANEA, Viale Varese 4, Viggiù (VA) Inaugurazione Domenica 22 settembre dalle ore 11.00 Orari Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato 14.30-18.30 Domenica 14.00 – 18.00 Con l’apertura della nuova sede espositiva, il Museo Butti | Contemporanea ha vissuto nell’anno trascorso un rilancio delle attività espositive: dello scorso settembre l’apertura con la personale del pittore Mario Raciti -catalogo con testo critico di Sandro Parmiggiani-, seguita da quella di Arcangelo -il cui testo in catalogo è stato curato da Roberto Gramiccia-, e poi, riaffermando la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, che sin dalla sua fondazione ne ha delineato e caratterizzato la storia, la mostra Dialoghi ha visto l’esposizione di opere realizzate dagli studenti della Scuola di Pittura. La mostra ARTE CONTEMPORANEA 2 – Collezione permanente, vuole ora celebrare il 40° anniversario di apertura del Museo, voluto nel 1984 dal Conservatore Gottardo Ortelli, che già dal ’77 aveva inaugurato le prime mostre in questi spazi, seppur non ancora museali. Intenzione del pittore era far conoscere l’arte a Viggiù e l’arte di Viggiù, la millenaria storia artistica viggiutese, ricca di eventi di alto valore, che vede rappresentata nel Museo Butti solo una minuscola porzione di quanto ha lasciato in eredità al mondo vuole continuare ad essere partecipe ed attiva nei fatti dell’arte, rivivere nell’oggi ed essere fautrice di nuove avventure. La costituzione del nucleo della Raccolta d’Arte Contemporanea, esposta in una prima mostra Arte Contemporanea 1, acquisizioni e donazioni, tenutasi nell’estate del 1992 a cura di Gottardo Ortelli, ha visto un significativo incremento reso possibile dalla generosità di artisti, amici-sostenitori del Museo, che hanno donato le opere in segno di tangibile sostegno alle linee culturali sin qui perseguite. Il curriculum delle mostre che il Museo ha organizzato, scrive Ortelli, è di altissima caratura, ci sentiamo di affermarlo senza falsa modestia e tale da fare invidia ai musei maggiori. Abbiamo realizzato, anche nell’ambito contemporaneo, mostre di alto livello, alcune memorabili dedicate ad artisti di qualità e levatura indiscussa, ma abbiamo saputo anche cogliere tempestivamente l’affermarsi di personalità che hanno trovato poi più vasti consensi, ed ancora, il nuovo interesse per artisti che pur essendo laterali al proscenio producevano opere di rilievo. E dunque, a celebrare questo importante anniversario, è visibile una significativa raccolta che di fatto costituisce il prezioso patrimonio del Museo. in mostrale opere di: Arcangelo, Rosalda Giraldi Bernocchio, Floriano Bodini, Maurizio Bottarelli, Italo Bressan, Alessandra Buzzi, Ignazio Campagna, Nino Cassani, Italo Chiodi, Emilio Corti, Luigi Crippa, Sandro De Alexandris, Misia De Angelis, Beppe Devalle, Piermario Dorigatti, Alex Fieschi, Attilio Forgioli, Marco Grimaldi, Igino Legnaghi, Gesina Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Giancarlo Marchesi, Feranco Marrocco, Franco Meneguzzo, Paolo Minoli, Bruno Munari, Ayako Nakamiya, Claudio Olivieri, Gottardo Ortelli, Pietro Pasquali, Giancarlo Pozzi, Mario Raciti, Rossella Rapetti, Gianni Robusti, Giancarlo Sangregorio, Tetsuro Shimizu, Ivo Soldini, Francesco Somaini, Elena Strada, Grazia Varisco, Luigi Veronesi e Giorgio Vicentini Mostre realizzate Gianni Berengo-Gardin; Gianni Colombo; Giò Pomodoro; Concetto Pozzati; Gabriele Basilico; Michele Pellegrino; Italo Zannier; Disseminazioni, a cura di Filiberto Menna; Alfredo Chiappori; Tullio Pericoli e Emanuela Pirella; Fantasia allo specchio, Il set del “Casanova di Fellini”; I Longhi, Una famiglia di architetti fra Manierismo e Barocco; Fausto Melotti, La dimensione del disegno; Franco Meneguzzo, Il tempo della scultura; Dadamaino; Luigi Mainolfi; Picasass, Una tradizione millenaria; Ferdinando Scianna, Sicilia e altro; Tabellionati notarili dell’area viggiutese dal 1910 al 1829; Beppe Devalle; Andrea Cascella, Il senso della scultura; VA 84, L’arte a Varese e dintorni; Davide Benati; Attilio Forgioli; Giuseppe Maraniello; Emilio Tadini; Alik Cavaliere; Maurizio Bottarelli; Enrico Butti, I quadri restaurati; Paolo Minoli; Nino Cassani; Arte Contemporanea 1; Luigi Veronesi; Alessandra Bonoli; Alessandra Buzzi; Ivano Gianola, Quattro case un palazzo; Arturo Tosi, Ridisegno dell’area museale; Francesco De Rocchi, Alberto Ghinzani, Enrico Butti, Omaggio nel 150° anniversario della nascita; Floriano Bodini; I Biennale di Scultura di Viggiù, Esperienze attuali tra Lombardia e Canton Ticino; SOMS, La raccolta, l’archivio e la biblioteca della Scuola d’Arte Industriale della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Viggiù (prima parte); Franco Marrocco, Evocazione e ascolto; SOMS, Scuola d’Arte Industriale della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Viggiù (seconda parte); Paolo Gallerani; II Biennale di Scultura di Viggiù, Sezione proposte; SOMS, Scuola d’Arte Industriale della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Viggiù (terza parte1922-1939); Viggiù, Ricordi in bianco e nero, luoghi e protagonisti; Enrico Butti, La Vittoria, presentazione di un restauro; Fernando De Filippi; Gli artisti viggiutesi del Novecento, restauro degli spazi museali; Nando Conti; Gottardo Freschetti; Arte Contemporanea, Opere dalla collezione; Benito Monti, Opere su carta d’arte contemporanea da collezioni private; Scultori Viggiutesi dell’Ottocento, Inaugurazione nuovi spazi museali; Franco Fossa; Floriano Bodini; Franco Pedrina; Ettore Cedraschi; Gottardo Ortelli, Dipinti e disegni; Giorgio Sovana, Legni e disegni; Romano Sala, Segno e materia; Enzo Capozza e M.Rita Fedeli; Giuseppe Antognazza, Icone scritte; Bruno Gabrieli, Forme in divenire; Maria Teresa Gonzalez Ramirez, Respiro de luz; Aria, Campagna, Conconi, Corti, Zanzottera; Tobia Ravà, Tiferet equilibri armonici; Giacomo Buzzi Reschini; Giuseppe Antognazza; Paul Scharff, Incontri; Migliorini-Ceccotti, Corpi; Pozzi Ambrogio, Tra arte e design; Achille Triacca, Tensioni cromatiche; Gottardo Ortelli, Attraverso le soglie del colore; Emilio Negretti, Forme plastiche; Amleto Emeri, Spazio-luce; Giancarlo Sangregorio, Incisioni; Fausto Bianchi, Una testa senza mondo; Tetsuro Shimizu, Imperfezione; Duilio Bartolini, Il corpo di una linea; Pasquale Martini, Oltre la materia: forme e simboli; Slittamenti del cuore, Nove artisti allievi di Gottardo Ortelli; Fujio Nishida, Il colore del silenzio; Aldo Alberti; Giancarlo Pozzi, Sacre cortecce; Ayako Nakamiya, Torno al firmamento; Vittorio Tavernari; Pietro Pasquali, Altroquadro; Luciano Gatti, Per mare e per segno; I Biennale d’Arte Giovani 2016; Elena Strada, Tracce e ossessioni; Collezione d’Arte Contemporanea, Nuove acquisizioni; Giorgio Vicentini, Il sogno della realtà; Alessandro Fieschi, Dentro le fonti del visibile; Rosella Rapetti, Tra cielo e terra; La scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara; Aldo Ambrosini, Punto esclamativo; Gian Luigi Bennati, Opere inedie; Marco Grimaldi, Visioni in assetto variabile; II Biennale d’Arte Giovani 2018; Enrico Butti pittore; Misia de Angelis, Parvenze d’infinito; Nino Cassani, Evoluzione; Piermario Dorigatti, Luna nera ed altre visioni; Ignazio Campagna, Armonie plastiche; REALART6; Bruno Fasola; Mario Raciti, Affiora, adombra; Arcangelo, Pittore ulissico; Dialoghi.
Le ricette a casa di zio Pierino
Arte Contemporanea 2 - Collezione Permanente, Museo Butti, Viggiù (Va)
Workshop con l'artista
Master universitario di I livello in servizi educativi per il patrimonio artistico dei Musei storici e arti visive, Facolta' di Scienze della Formazione, Univeristà Cattolica, Milano
La bella estate a Carovigno
Acrilici, acquerelli e collage su carta
cm. 70 x 50
Manifesto per l'amato Picci bar di Carovigno
"Le ricette a casa di Zio Pierino"
Presentazione Libro "Le ricette a casa di Zio Pierino"
a cura di Piero Provasoli
con disegni di Giorgio Vicentini
Libreria Ubik
Piazza del Podestà, 1
Varese
40 anni del Campo dei Fiori
Mercoledì 15 maggio ore 18:30
Museo della Cultura Rurale Prealpina
via Trieste, 24
Brinzio (Va)
Serata orgranizzata per i 40 anni del Parco del Campo dei Fiori
Chi nasce tondo non muor quadro - Galleria Melesi, Lecco
Ventiseiesimo compleanno del kaki, Casciago (Va)
Dentro - Abitare la soglia
Kaki tree project - Comune di Casciago - (Va)
L'idea di infinito blu #2 Fondazione Bandera per l'Arte
L'IDEA DI INFINITO BLU #2
Narciso Bresciani Alfredo Casal Misia De Angelis Enrico Della Torre Federica Giglio Paul Goodwin Franco Guerzoni Hyun Joo Hong Lorenzo Mazza Mimmo Paladino Rossella Rapetti Shinya Sakurai Joe Tilson Giorgio Vicentini William Xerra
A cura di Cristina Moregola e Cristina Sissa
In collaborazione con
Laboratorio d'Arte Grafica di Modena
Dal 19 febbraio al 7 aprile 2024
Inaugurazione
Domenica 18 febbrauio 2024 ore 18:00
Inserito della XX edizione di Filosofarti, il nuovo progetto espositivo della Fondazione Bandera per l'Arte, curato da Cristina Moregola e Cristina Sissa, vede coinvolti 15 artisti a confronto sul colore blu.
Iconico, intenso, magico, dopo avere attraversato i secoli assumendo significati e valori simbolici di volta in volta differenti, il blu rimane ancora oggi uno dei colori più affascinanti e, nella mostra L'idea di infinito blu #2, si manifesta come una narrazione a più voci all'interno della quale ogni artista ne restituisce la propria interpretazione.
Il titolo è un riferimento alla parole di Lucio Fontana nell'intervista pubblicata in "Art et Création" nel 1968 dove invitato a intravedere gli sviluppi dell'arte dopo Yves Klein afferma."Larte sarà tutt'altra cosa, guardi il Niente di Klein, l'idea d'infinito blu.[...] L'arte diventerà infinito, immensità, immateriale, filosofia..."
La scultura di Marciso Bresciani, la cartella di incisioni di Enrico Della Torre, le opere pittoriche di Alfredo Casali, Misia De Angelis, Federica Giglio, Paul Goodwin, Lorenzo Mazza, Rossella Rapetti, Shinya Sakurai, Giorgio Vicentini, accompagnate da una selezione di grafiche di Franco Guerzoni, Hyun Joo Hong, Mimmo Paladino, Joe Tilson e William Xerra realizzate nel Laboratorio d'Arti Grafiche di Modena di Roberto Gatti, delineano un percorso suggestivo e immersivo tra le gradazioni del blu di diversa intensità.
Fondazione Bandera per l'Arte
via Andrea Costa, 29 Busto Arsizio (Va)
Orari di apertura: da giovedì a domenica 16:00 - 19:00
Chiusura: domenica 31 marzo 2024
T. +39 0331 322311
www.fondazionebandera.it
Accademia di Belle Arti di Brera
A.A. 2023 / 2024
Dipartimento di Arti Visive
Scuola di Pittura
Prof. Roberto Casiraghi
Se i miei occhi dipingono - IFC - Spazio Arte, Varese
La mia pittura nasce da un entusiasmo primordiale e in una condizione di continua attrazione fatale.
Sono affascinato da due fattori che hanno fortemente influenzato la mia ricerca.
Tutti i miei perimetri disegnano il mondo maschile, mentre ogni superficie dipinta è dedicata all’inviolabilità della sfera femminile (Icona).
g.v.
Cielo aperto, olio a colori
OLIO EVO justpugliafactory
In occasione dell'Olio Novello abbiano creato uno spazio per 300 minuti in cui OLIO e ARTE si fondono ad unisono per un flusso creativo ispirato alla cultura e tradizione del territorio.
Presentare, raccontare e degustare il nostro OLIO insieme all'artista Giorgio Vicentini è qualcosa di incredibilmente emozionante: l'Olio diventa colore, la tela dell'artista il piatto sui cui degustare l'olio, tutti i sensi vengono stimolati da sapori, immagini e suoni...le mani non solo per degustare ma anche per colorare...
Con "Cielo aperto Olio a colori" justpugliafactory da inizio ad un nuovo percorso conoscitivo della Puglia, che coinvolge chi la vive, chi la celebra e chi la rispetta.
Accenni, allusioni e vaghe circostanze, Galleria L'Affiche, BOOKCITY, Milano
Barasso - Villa San Martino
Oracolor - Galleria Melesi, Lecco
Finissage
Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporaneaa
In corso alla Galleria Melesi di Lecco la mostra personale di Giorgio Vicentini "AREE" dove sono esposte 17 opere realizzate tra il 2021 e il 2023 utilizzando la tecnica della pittura con colori acrilici e cera d'api su scontorni di ondolux piano e cera d'api o di legno sagomato. Il linguaggio di Vicentini è frutto di una ricerca costante sulle potenzialità semantiche del colore unito al materiale e alla forma della superficie che non sono solo supporto, ma diventano in qualche modo piattaforma di pensiero dove ciò che converge diventa poesia.
Solstizio - Oracolor, Carovigno
Aree - Galleria Melesi, Lecco
Prashant Cattaneo,Una personale alla Galleria Melesi di Lecco, Vivere n. 132, Estate 2023
Aree - Galleria Melesi, Lecco
Per la stagione estiva la Galleria Melesi di Lecco ospita per la prima volta una personale di Giorgio Vicentini. AREE, il titolo scelto dall’artista, presenta venti opere di Vicentini, classe 1951, nato a Varese, da sempre cittadino di Induno Olona dove vive con la moglie – e dove con frequenza gli fanno visita i figli e i nipoti – in una casa di altri tempi immersa in uno splendido giardino che accoglie il suo studio tra le piante e i fiori. Qui si respira l’essenza del suo mestiere. Il suo studio è un laboratorio e insieme un pensatoio dove avvengono incontri e dove sviluppa i suoi percorsi espressivi.
Vicentini, come dice la presentazione sul suo sito personale, ha iniziato la sua ricerca in ambito concettuale per poi scegliere un linguaggio autonomo basato sul colore. Ed è proprio così. Non può essere collocato in una corrente precisa, non può essere semplicemente definito concettuale, il suo linguaggio è frutto di una ricerca costante sulle potenzialità e possibilità estetiche e semantiche del colore. Ciò che appare semplice è assai complesso. La sua pittura è estensione del colore unito al materiale e alla forma della superficie che non sono solo supporto, ma sono in qualche modo piattaforma di pensiero dove ciò che converge diventa poesia. Anche grazie a chi ne fruisce.
Sabina Melesi ha voluto dedicargli una mostra nel suo spazio lecchese che da oltre trent’anni presenta le opere di artisti italiani e internazionali molti dei quali sono diventati parte della storia dell’arte contemporanea.
In mostra parte delle opere realizzate tra il 2021 e il 2022 utilizzando la tecnica della pittura con colori acrilici e cera d’api su scontorni di ondolux piano o di legno sagomato. La gallerista ha selezionato questi lavori con grande attenzione in perfetta continuità con la sua ricerca sul contemporaneo e sempre fedele al suo gusto con la coerenza che la contraddistingue.
A chiusura della mostra si terrà in galleria l’evento-laboratorio O R A C O L O R dove gli iscritti si metteranno in gioco con l’artista discutendo, confutando e criticando le proprie e altrui scelte cromatiche per rappresentare le varie ore del giorno. Il workshop metterà in scena un animato gossip collettivo nella profonda convinzione che l’arte sia relazione e che lo spettatore contribuisca a darne significato.
Convegno ventennale Master - Università Cattolica, Milano
Facoltà di Scienze della Formazione
Giornata di studi promossa in occasione dei vent'anni del Master in Servizi educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive
a.a. 2022/2023
Lunedi 29 maggio 2023
Aula G.005 Cripta Aula Magna
Largo Gemelli, 1
Milano
Presentazione libro Sintonie - Libreria Ubik - Varese
Il libro vuole essere un appasionante connubio tra arte visiva e arte poetica, affiancando la pittura di Giorgio Vicentini alle poesie di autori contemporanei.
In esposizione otto opere de " Il colore della parola", acquerelli su carta Clairefontaine e "Il tuono delle mani", acrilici su cartone vegetale montato su telaio di legno.
La barca della Fondazione Emilia Bosis
La caorlina della FEB in laguna con i miei colori
Opere al Salone del Mobile 2023, esposte nello stand di Cierre 1972 - Milano
"Route", "Quaderni di Tokyo", "Terra-Terra" e "La mia nuvola nitida"
Sintonie - Arte
LIBRI
a cura di Cara Ronza
Sintonie - La mia pittura e le affinità elettive con la poesia, prefazione di Chiara Gatti, Editore Stampa 2009
Lunedì 6 febbraio ore 18
Presentazione allo Studio d'Arte del Lauro - Milano
Il libro vuole essere un appassionante connubio tra arte visiva e arte poetica, affiancando la pittura di Giorgio Vicentini alle poesie di autori contemporanei.
Dialogheranno con l'autore,
Chiara Gatti, Cristina Sissa, Marco A. Borroni
Lettura delle poesie da parte di alcuni poeti presenti.
Gemme di noi - Atelier LAC edu
Domenica 5 febbraio ore 10:30
Costruiamo insieme un grande e poetico atlante mobile, fatto di dodici mondi diversissimi l'uno dall'altro creati per generare una palpitante rete di bellezza e di pace.
Appunti di Volo - Sala studio, Saltrio (Va)
Si tratta non solo di un semplice luogo dove poter studiare in tranquillità e leggere in silenzio testi, ma anche una "sala giovani", un luogo di incontro e di scambio. Questo nelle intenzioni dell'amministrazione comunale del paese, che intende farne un nuovo ritrovo per le generazioni dei giovani e degli adolescenti, che con il covid hanno perso molta di questa socializzazione.
Sintonie - La mia pittura e le affinità elettive con la poesia, prefazione di Chiara Gatti, Editore Stampa 2009
Presentazione del Libro Sintonie
Sabato 19 novembre Hall del LAC
LAC Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini, 6
CH - 6900 Lugano
Sonde 1991 e Ribelli atlantici 2022 - Museo MAC Lula, (Nu)
Opere acquisite dal Museo diffuso di Arte Contemporanea di Lula, ubicato nel cuore della Baronia in Sardegna.
AMACI - Giornata del Contemporaneo 2022 - I colori si fidano di me
Il mio studio è aperto sabato 8 ottobre dalle ore 10 alle ore 18
Silentium, Isola del Torcello, Isola di S. Francesco del Deserto, Isola di San Servolo, a cura della Fondazione Emilia Bosis, Venezia
Dal 13 marzo al 4 aprile 2022
Nero. Dal segno alla forma, MUSA - Civica raccolta del DIsegno, Salò (Bs)
Dal 9 aprile al 27 agosto 2022
Regalarte - Studio d'Arte del Lauro
L'immortalità - ritratti d'autore, fotografie di Massimo Alari, Villa Mirabello, Varese
AMACI - GDC 17 Giorgio Vicentini
Teelent - Giorgio Vicentini
Da pochissimo sono stato invitato a far parte di un nuovo progetto sostenuto dalla piattaforma Teelent.
Le mie icone, che mi piace definire come “parola dipinta”, saranno facilmente visibili agli appassionati d’arte contemporanea.
Il 3D virtual exibition è molto limpido e allegro.
https://artspaces.kunstmatrix.com/en/exhibition/8549325/giorgio-vicentini
Giorgio Vicentini - ritratto d'artista in un interno - Living is life, N. 125 dicembre 2021
Martellante è spesso l'intimo sentire di un artista quando con il pennello vuole raggiungere lo scopo della sua arte. Forse, inconsciamente, è questo accostamento di pensiero che Giorgio Vicentini, uno fra i più originali artisti varesini, di martelli ne possiede una vera collezione. Lo abbiamo incontrato nel suo universo privato in quel di d'Induno Olona, nel non facile tentativo di dipingere con le parole e senza retorica il carattere di questo pittore fuori dagli schemi
Ritratto d'Artista, Studio d'Arte del Lauro presenta Giorgio Vicentini
Ritratto d'artista
a cura di Cristina Sissa
Giorgio Vicentini - regia di Samuele Perrotta.
Dopo ogni proiezione
Pietro Vicentini solo live set con batteria e campionatore
Nature Urbane - Festival del Paesaggio, Villa Mirabello, Varese
L'arte che crea il Paesaggio
Oracolor - Fondazione Emilia Bosis, Isola di Torcello Venezia
Atelier Domus Emilia
Sul tavolo del nostro laboratorio STULTIFERA NAVIS saranno disposte 12 bacinelle per 12 persone. Ogni partecipante al laboratorio avrà davanti a sé una bacinella colma d’acqua fino all’orlo. Seduto comodamente ogni “discepolo” intingerà il proprio pennellino nella bacinella d’acqua per poi strisciarlo delicatamente sulla piastrellina del colore scelto. A questo punto il pennello intriso di colore dovrà essere immerso nella bacinella bianca. La nuvola meravigliosa e mistica prodotta dal colore (rosso, giallo, blu, verde, nero, viola, giallo, arancione, marrone, eccetera.) sciogliendosi e stemperandosi nell’acqua disegnerà forme sorprendenti e inaspettate sotto lo sguardo stupito del partecipante. L’insieme delle 12 bacinelle disposte ad arte sul tavolo comporranno un processo e una visione simile a un polittico mobile e nomade come l’acqua di Torcello in perenne e continua mutazione. Questo orologio biologico “OraColor” ci consentirà di comprendere in senso metafisico le meraviglie dello scorrere dell’acqua e del tempo.
Sono qui, Galleria Ghiggini 1822 - Living is live n. 95
MAP
Giorgio al Museo Arte Plastica di Castiglione Olona, con le studentesse del Master “Servizi educativi per il patrimonio artistico dei musei storici e di arti visive” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano”.
Sono qui - Personale Galleria Ghiggini 1822 - Fotografia di Andrea Bortoluzzi
I colori si fidano di me
La prima luce dell’alba invia i suoi raggi.
Nel mio studio il tempo è sospeso.
Accendo le otto lampade al neon.
Osservo i disegni notturni accumulati sul tecnigrafo di legno.
Sulla scrivania, che era di mio padre, il portamine, lo smartphone e il mio notebook
occupano lo spazio centrale.
Apro l’agenda, la mia scrittura trafigge la pagina di oggi.
Le tele, i legni e i pennelli lavati mandano odore di mandorla.
Sollevo e appoggio sul tavolo nero un quadrato di legno. Lo carteggio finemente e penso: se i miei occhi dipingono e i colori si fidano di me, le mani possono inventare i gesti della pittura.
La superficie accogliendo il peso del mio corpo e il furore del mio dipingere, impone la sua legge ferrea.
Respiro piano, osservo il fondersi dei colori e resto in attesa dell’istante in cui, forse, la pittura apparirà.
Fuori è quasi buio.
Fondamenta occidentali - Personale Museo Parisi Valle - Maccagno (Va)
Fondamenta occidentali, Giorgio Vicentini in mostra a Maccagno
Una grande e importante antologica ospitata al civico museo Parisi Valle fino al 10 gennaio
"Fondamenta occidentali" è il titolo della mostra personale di Giorgio Vicentini ospitata al Civico Museo Parisi Valle dal 5 settembre al 10 gennaio 2021 (inaugurazione: sabato 5 settembre alle 17.30).La grande rassegna, curata da Clara Castaldo, presenta al pubblico un'importante antologia di lavori, molti dei quali inediti.Le opere si concentrano e sviluppano i temi cari a Vicentini: la purezza e l'essenzialità del colore, l'astrazione e la costruzione di spazi pittorici, l'alchimia di una progettualità interiore."Fondamenta occidentali – spiega lo stesso autore – nasce con l'intento di sfatare la sicumera occidentale, pur riconoscendo al Vecchio Continente l'entusiasmo e la volitività che gli sono propri, ma dichiarando, al tempo stesso, fragilità, contraddizioni ed errori commessi. Mi piacerebbe intonarlo come una musica ovattata. Dubbi e certezze in un'unica nota"."La progettazione, intesa come attività che si trova alla base della costruzione/realizzazione di qualsiasi oggetto complesso, sia esso materiale o concettuale, si trova al centro di questa importante rassegna d'arte – spiega Fabio Passera, Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca. Siamo davvero molto contenti di ospitare una così importante e bella personale. Una straordinaria occasione che conferma la nostra istituzione cittadina come sito culturale permeabile a suggestioni, collezioni e rassegne di valore internazionale. Questa mostra, così importante per tutta la nostra comunità, si incastona come pietra preziosa in un anno difficile e complesso per tutti". Ampia e diversificata è la letteratura critica che, nel corso degli anni e in occasione di numerose mostre e progetti, ha commentato il percorso e lo sviluppo creativo di Giorgio Vicentini. Di lui, Francesco Tedeschi ha scritto: "Impalpabilità della pittura. È la qualità che mi viene in mente pensando a Giorgio Vicentini. Nei titoli attribuiti alle sue opere, attraverso i quali vuole evidenziare aspetti del non-visibile che sono intrinseci al suo modo di stendere il colore fino a generare impercettibili stratificazioni che rendono indistinto il tessuto cromatico e formale, si ripercuote un carattere che gli è proprio, cioè quello di creare una pittura che non descrive, non afferma, non definisce forme, ma è in sé corpo e spirito". Così Claudio Cerritelli: “In una recente intervista Giorgio Vicentini ha affermato che “nel lavoro di pittore non si può parlare di ‘routine’ ma di ‘continuum’: non c’è mai tregua, ogni istante è in continua tensione. Migliorarsi è l’unica speranza che si semina nell’ignoto”. Alla consapevolezza di questa dimensione appartiene anche la fantasia progettuale con cui Vicentini ha costruito ogni mostra, decidendo di esporre cicli di ricerca dedicati a specifici temi d’immaginazione, attraversamenti flessibili dell’identità del colore e delle sue improvvise apparizioni: dentro e oltre i limiti mutevoli della superficie. Se la propensione dell’artista è di privilegiare costellazioni di opere che raccontano le avventure del suo ininterrotto ricercare, nel caso di questa mostra il percorso è immaginato come una mappa policentrica che si dirama senza vincoli, dal recente passato al presente in atto (2013-2017). Il duplice versante dello spazio espositivo è interpretato con differenti ritmi spaziali, giocando su nuclei di ricerca in apparenza distinti, in realtà simultanei e dotati di un nuovo senso unitario, una specie di ebbrezza ambientale totale. In questo caso, si tratta di sperimentare nuovi contrappunti spaziali attraverso calcolate connessioni, sintesi equilibrata tra valenze segniche e sonorità cromatiche, entrambe sospinte dalle vibrazioni avvolgenti della pittura. Vicentini si considera autore e spettatore della sua visione, dispone una serie di opere che dialogano apertamente tra di loro, allestisce le pareti alternando differenti tecniche e modulando molteplici formati, dal singolo elemento all’aggregazione variabile dei corpi cromatici”.
"Il gesto di Vicentini (ciò che resta di una lontana matrice informale) si è andato nel tempo liberando di ogni chiassosità, per raggiungere ambiti di silenzio assoluto. Qui l'emozione, il pulsare intenso della vita,l'innamoramento continuo (linfa vitale dell'esistere) e l'inevitabile crollo dell'illusione (il dolore è il risvolto dell'amore), paiono come trovare una loro equilibrata e possibile sospensione, suscitata da un lento percorso di raffreddamento, cui contribuiscono certamente fasi esecutive distinte, in cui han valore i materiali, la loro sovrapposizione, le forbici, la stessa impaginazione. La dimensione artigianale del fare si mescola all'alchimia del divenire all'interno di una progettualità tutta interiore, dominata dall'intuizione primaria e condotta da una forza instintiva che contempla il caso, pur riducendone i margini di ambiguità. Ne scaturisce il tema, peraltro contradditorio, di una pittura che aspira all'assoluto (colore crudo), ma si nutre di storie. Una pittura che tende ad un gesto totale (quello e nessun altro) ma ne sottindende infiniti: quelli del pittore, dell'artista-artigiano, ma anche dell'uomo che vive di intensa quotidianità", così Paolo Biscottini.
Fondamenta occidentali
Personale di Giorgio Vicentini
Civico Museo Parisi Valle
Maccagno con Pino e Veddasca
Dal 5 settembre 2020 al 10 gennaio 2021
Orari: venerdì dalle 14.30 alle 18.30
sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.30
Lac edu - Lugano Arte e Cultura Primavera giallo
I bambini avranno l'occasione di creare il proprio rametto di luce assemblando rametti provenienti dal bosco con strumenti di utilizzo classico nel campo artistico come: matite, pastelli, tempere, colori a dito e colle.
Piccole Conversazioni - Dialoghi su tre installazioni esposte in Università Cattolica
Inizia qui l'esperimento delle "Piccole Cinversazioni" di fronte all'opera. E una modalità che mi sembra si addica all'ambito universitario, pensata per accompagnare significativamente le esposizioni delle Tre installazioni nel tempo di Expo.
Cecilia De Carli
Lac edu - Lugano Arte e Cultura
Quante volte ci guardiamo indietro? Troppe, mai e perché? Stiamo parlando di noi che apparteniamo alla generazione che ha già fatto moltissime “cose” nella vita. Ma nonostante ciò abbiamo ancora voglia di gettarci in nuove avventure. Ci permettiamo ancora questo lusso perché abbiamo imparato benissimo a sognare. Consapevoli però che la nostra saggezza ci sollecita qualche riflessione in più.
Avete presente quei tramonti che sembrano non finire mai? Il colore oro è figlio di questa luce. The light of the west ha il potere sublime di illuminare con regalità ogni cosa. Ecco ora siamo di fronte a una teoria di carte color oro sulle quali incideremo, scriveremo le nostre tavole della legge che consegneremo con allegria alle nuove generazioni. Ci immagineremo di vivere dentro l’interminabile istante nel quale il sole, compie la sua più grande magia. Vergheremo le nostre tavole della legge. La legge non del più forte ma del più saggio! Vi ricordate il sublime Rafiki nel film il Re Leone? Si! Allora siamo pronti. Useremo tutta la nostra folgorante civetteria.
AMACI - Atelier aperto - quindicesima edizione della giornata del contemporaneo
Il mio Atelier è aperto per raccontare storie minime quotidiane d'artista e la luce è nitida come il segno della grafite.
Sabato 12 ottobre
Dalle 09:30 alle 18:30
Gli Arazzi Volanti di Giorgio Vicentini al Battistero di Velate
Con una nuovissima collezione di trentacinque opere su carta l’artista Giorgio Vicentini festeggia al Battistero di Velate, antico borgo di Varese, i suoi primi quarantacinque anni di attività. La mostra, intitolata “Arazzi Volanti”, a cura di Carla Tocchetti, sarà inaugurata alle ore 16.30 di sabato 1 giugno.
Un grande arazzo proposto in un inedito allestimento, una narrazione collettiva di storie, si dispiega agli occhi del visitatore nella piccola chiesina tardo seicentesca. E’ proprio la luce zenitale del Battistero, che si può meglio cogliere nell’illuminazione naturale di metà pomeriggio, a integrare nuove suggestioni al lavoro dell’Artista, conferendo di per sè all’evento il carattere di una piccola celebrazione.
Numerosi, in “Arazzi Volanti”, sono i rimandi alle collezioni precedenti, testimonianze di un preciso percorso artistico di Vicentini, che prosegue la sua ricerca sulla rarefazione del colore e l’insistenza sul tema degli opposti. E naturalmente, l’esplorazione della materia, qui evidentissima a partire dall’acrilico - una particolare mescola di grigio, dall’aspetto di polvere di metallo, che ricorda la sperimentazione degli ultimi anni dedicata al bianco di zinco e al nero d’avorio. Un grigio che la mano dell’Artista pennella d’impeto, quasi graffiando la brillantezza del bianchissimo cartoncino Bindakote Favini, tra i supporti preferiti dell’Autore. E’ il racconto di una quotidiana tensione, di un gesto imperfetto, umano e commovente, che cerca di contrapporsi al vuoto, di non essere inghiottito nell’indistinto. Uno slancio tormentato e faticoso, rappresentato anche dall’utilizzo di un nastro telato Tesa 4688, assoluta novità materica introdotta da Vicentini in questa collezione. Lo spesso nastro nero, accumulato strato su strato come in una tessitura, suggerisce una elevazione possibile, testimonia la volontà dell’uomo di contrapporsi alla pesantezza intrinseca del vivere, in una nuova prospettiva che incontra lo sguardo dell’osservatore, lo sorprende e lo ammalia. A sottolineare l’intensità dei temi proposti, la mostra integra anche un originale accompagnamento sonoro, composto per l’occasione e realizzato alla batteria dal musicista Pietro Vicentini, figlio dell’Artista.
La mostra, organizzata da Beautiful Varese International Association con il patrocinio di Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus e la collaborazione tecnica dell’impresa Severo Broggini, resterà aperta con ingresso libero fino al 16 giugno 2019, visitabile dal giovedì alla domenica dalle ore 15.00 alle 18.00 (sabato e domenica anche dalle 10.00 alle 13.00). Eventuali visite fuori orario sono prenotabili tramite mail a battisterodivelate@gmail.com.
Battistero di Velate - Varese, Piazza Santo Stefano
“Arazzi Volanti” di Giorgio Vicentini, a cura di Carla Tocchetti
Dal 1 al 16 giugno 2019 - Vernissage sabato 1 giugno ore 16.30
Conduzione Master, Università Cattolica, Milano.
Area pedagogica, della promozione e della comunicazione - workshop con l'artista nel MASTER universitario di I livello in servizi educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive, presso la Facoltà di Scienze della Formazione.
Lezione in Cattolica con Cecilia De Carli
Come condurre un laboratorio.
Lac edu - Lugano Arte e Cultura
Il percorso "4 Stagioni" ideato dall'artista Giorgio Vicentini, rispecchia il meraviglioso viaggio della vita, composto da quattro fasce di età, ognuna delle quali è associata a un colore e caratterizzata da una stagione che ne descrive la peculiarità. Si tratta dunque di un lavoro dedicato ai quattro tempi della vita, per i quali si osservano, al contempo, forze e debolezze. Dall'accecante giallo dell'infanzia curiosa ed entusiasta, si passa al rosso che rappresenta la forza irrefrenabile dell'adolescenza, per poi passare al blu della contemplazione che si vive nell'età adulta arrivando al culmine dell'età della consapevolezza con il color oro, che identifica i sogni ancora da vivere.
11.05 - Estate
Identità - Rosso / Adolescenza (12-16)
S-barca - Isola di San Servolo - Venezia
dal 10 Maggio 2019 al 24 Novembre 2019
S-barca 2019
installazione site-specific
La Fondazione Emilia Bosis di Bergamo – organismo istituzionale no profit che si occupa della cura, della assistenza e della riabilitazione in campo psichiatrico – presenta nel parco dell’isola di San Servolo l’installazione artistica denominata “ s-barca 2019” . L’installazione, nell’ottica di arte partecipata, è frutto della collaborazione artistica tra alcuni pazienti psichiatrici della Fondazione e gli artisti Giorgio Vicentini, Gianni Bergamelli, Alessandro Verdi, Rocco Forgione, Pier Antonio Volpini e Francesco Daminelli. Provocati culturalmente dall’argomento della biennale riferito a “Tempi interessanti” l’installazione realizzata intende riscoprire le origini storiche della laguna di Venezia attraverso il simbolo principe che ne ha caratterizzato l’intera storia, ossia la “forcola” veneziana. Pazienti ed artisti professionisti, hanno dato una interpretazione originale sull’argomento, mettendo soprattutto in risalto ciò che l’uomo consegna al mare e ciò che il mare rigetta all’uomo, in un afflato poetico ed estetico di arte partecipata. Inaugurazione venerdi 10 maggio ore 17.30
Progetto a cura di Pier Giacomo Lucchini
s-barca
Accademia di Brera, Milano
Venerdi 22 marzo - ore 15:00
Incontro con Giorgio Vicentini organizzato da Prof. Roberto Casiraghi, corso di cromatologia e Prof. Valdi Spagnulo, corso propedeutico - Scuola Artefici e Nudo, Tecniche e Tecnologie delle Arti Visive
Genesi, Studio d'Arte del Lauro - Milano
Giovedì 21 marzo lo Studio d'Arte del Lauro inaugura la nuova mostra dal titolo Genesi che vede protagonisti quattro artisti, Casali, Casiraghi, Mazza e Vicentini invitati ad esporre un'opera e insieme una parte di mondo segreto da cui prende forma la genesi dell'opera. Un racconto, uno sguardo sul possibile percorso-viaggio che ogni artista ha fatto rievocando l'atmosfera in cui nasce l'opera e i legami fragili con le sue origini.
Catalogo a cura di Crisitina Sissa
Lac edu - Lugano Arte e Cultura
Il percorso "4 stagioni" ideato dall'artista Giorgio Vicentini, rispecchia il meraviglioso viaggio della vita, composto da quattro fasce d'età, ognuna della quali è associata un colore e caratterizzata da una stagione che ne descrive la peculiarità. Si tratta dunque di un lavoro dedicato ai quattro tempi della vita, per i quali si osservano, al contempo, forze e debolezze. Dall'accecante giallo dell'infanzia curiosa ed entusiasta, si passa al rosso, che rappresenta la forza irrefrenabile dell'adolescenza, per poi attraversare il blu della contemplazione che si vive in età adulta, arrivando al culmine dell'età della consapevolezza con il color oro, che identifica i sogni ancora da realizzare.
Sorgente Fontana - appuntamento con la Materia - Aula Borsi, Università Cattolica Milano
L’intuito di Fontana ha illuminato un’intera epoca.Alla sua sorgente moltissimi artisti si sono abbeverati. Il suo immenso gesto sensuale e mistico ha generato nuove visioni. Grazie al coraggio di Lucio che ha sventrato come un uragano le dighe delle convinzioni precostituite gli artisti hanno compreso di possedere uno straordinario radar multisensoriale in grado di condurli verso nuovi ed imprevisti obbiettivi.Ora il nostro compito è quello di far conoscere alle nuove generazioni il suo magistero, offrendo loro un passaggio ponte che li protegga dalle incertezze. Così avvicinandoci al suo sguardo scopriremo la sorgente ispiratrice.
Giorgio Vicentini
Induno Olona, 10 gennaio 2019
Appuntamento con la materia
In una vecchia aula dell’Università Cattolica, l’aula Borsi, al piano terreno, che si affaccia sull’atrio dello scalone d’onore, l’installazione di Giorgio Vicentini, condensa nella sua essenzialità, la trasformazione di un luogo di studio in uno “spazio-ambiente”- omaggio alla poetica di Lucio Fontana. Nell’epoca del digitale, che sta rivoluzionando la nostra vita, torna leggero il dialogo fra il mondo delle idee, della scienza e delle ricerche custodite nei libri esposti e i materiali che implicano il processo creativo, il dar forma alla materia, il rappresentare l’immaginabile e l’inimmaginabile. Il percorso di Fontana è una continua affermazione positiva di una materia semplice creaturale, ma anche artificiale che muove l’immaginazione e lo spazio che prova a contenerla. Lo spettatore vive nel percorso fontaniano l’esperienza della materia e del suo superamento. Gesso, sabbia, pietre, vetri colorati, porporina argentea, colore definiscono la forma in connessione con lo spazio, con il passaggio della luce e il vuoto, tra l’essere nel tempo e fuori dal tempo. Concetti spaziali, ambienti, nature, spingono a una nuova modalità di approccio, che si gioca tra figurazione e astrazione, tra gesto e attesa, in una tensione allo spazio primario, per affermare lo spazio-ambiente come spazio totale. La componente formativa al pari di quella concettuale tiene insieme la natura dell’uomo accompagnandolo in un cammino che continua a rinnovarsi.
Cecilia De Carli
Milano, 10 gennaio 2019
Un angolo privato per lo scrittore del colore - Morotti Arte Contemporanea
Morotti Arte Contemporanea inaugura la nuova personale di Giorgio Vicentini sabato 24 novembre nella sede di Daverio (un'altra sede è a Milano). Nel titolo scelto per la mostra "Angolo privato" è racchiuso il senso dell'ultima produzione dell'artista,che vive e lavora a Induno Olona ma è protagonista a livello internazionale.
Angolo privato - Morotti Arte Contemporanea
Torno con entusiasmo da Morotti Arte Contemporanea con una personale che mi consente di esporre opere inedite ed altre più consolidate.
Scrivere con il colore è il mio mestiere e la pittura che è il mio alfabeto restituisce giorno dopo giorno, la mia visione del mondo.
Ora, le mie scelte d'arstista assomigliano ad un piccolissimo arcipelago dentro cui mi permetto di navigare a vista...
Anime Galleggianti in Piazza Dodecagono - Isola di Sant'Elena - Venezia
Installazione con la Fondazione Emilia Bosis di Bergamo presso la Scuola Navale Militare "Francesco Morosini", Isola di Sant'Elena, Venezia
Il palpito del colore
Marta accanto alle mie due opere esposte alla mostra Il Palpito del Colore, 100 anni di pittura a Varese - Villa Frascoli Fumagalli (progettata dall'architetto Portaluppi) a Laveno
Il palpito del colore
Villa Frascoli Fumagalli, Laveno (VA) ore 18, ingresso libero, fino al 10 agosto
"Il palpito del colore. Un secolo di pittura a Varese" è il titolo della mostra curata da Chiara Gatti che raccoglie opere di maestri che, nel corso del Novecento, hanno abitato fra laghi e boschi del Varesotto. Dal futurista Luigi Russolo a Lucio Fontana, dal chiarista Francesco De Rocchi a Enrico Baj, passando per Renato Guttuso che affrescò una cappella del Sacro Monte di Varese. Il percorso è dipanato su tre sedi: l'antico Mulino Salvini di Cocquio, il Museo Floriano Bodini di Gemonio e la villa déco di Laveno progettata nel 1935 da Piero Portaluppi, sede oggi dell'inaugurazione.
Gemme d'aria per i bambini - Roseto della Pace - Induno Olona
Festa delle Rose 2018 "Roseto della Pace" - Rosone per Rosita Missoni
Fotografia dell'arte e sull'arte di Luigi Erba - Spazio Temporaneo, Milano
La fotografia di Luigi Erba e Giorgio Vicentini è di Raffaele Bonuomo
Il lavoro su Vicentini [Centoottantagradi, Studio Reggiani, Milano 1990] è strutturato narrativamente con un inizio e una fine. La sua analisi di Territori e Sonde, ottenute per compressione e stratificazione di materiali, ha un riscontro nell'uso a scorrere del rullino che da un livello analitico arriva ad una dilatazione dello spazio non impressionato come dimensione dell'ignoto.
L'approccio è sempre linguistico. Quello del fotografo, espresso nel rapporto di due o più fotogrammi, con la sovrapposizione della pellicola mediante il riavvolgimento di una ripresa-visione dello scatto sempre dinamco, cinematico, come un ritorno in una moviola e quello dell'opera dell'aristista. Linguaggio su linguaggio dunque!
Luigi Erba
Sorgente Fontana - Università Cattolica, Milano
Lucio Fontana è una stella di prima grandezza nel cielo dell'avanguardia artistica del XX secolo. Ha rivoluzionato infatti il modo di concepire l'opera d'arte immaginando una sua sempre più coinvolgente implicazione con lo spazio. Nella radicale messa in discussione di tutte le "rappresentazioni" attraverso pittura, scultura e creazioni di ambienti, lo Spazialismo di Fontana poù che una teoria è una poetica , è l'affermazione semplice e lucida che qualsiasi "gesto" cosciente possa definire e quindi costruire lo spazio.
Cecilia De Carli
Lupus in Fabula
LUPUS IN FABULA: la pittura analitica di Giorgio Vicentini alla NERO 9 Gallery
Prosegue il programma espositivo di NERO9 il ristorante nel cuore di Milano, che lavora anche come Galleria, prefiggendosi lo scopo di avvicinare all’arte contemporanea un pubblico eterogeneo al di fuori dei circuiti classici dell’arte.
“I tavoli sono piccoli continenti.
Milano pensa veloce.
Ci sediamo.
Il menu e le pareti sono un’apparizione.”
Giorgio Vicentini
Si terrà dal 10 aprile al 7 maggio, con inaugurazione il 17 aprile durante la Design Week “Lupus in fabula” dell’artista Giorgio Vicentini presso Nero 9 Gallery.
La mostra curata da Ilias Cocchi Pontalti presenta al pubblico una selezione dei recenti lavori del pittore, a cavallo tra astrazione e cromatismo, tra forme e scrittura grafica, che accompagnano lo spettatore in una narrazione visiva vibrante ma al contempo fluida.
La lunga ricerca estetica di Vicentini si concentra su elementi pittorici essenziali e il più possibile puri, che organizza in una personale sintassi visiva e dal quale ha origine un’opera dallo spazio profondo e assoluto.
La scelta espositiva ricade in eleganti opere in bianco e nero, come i dittici “Appunti di volo” ed “Incontriamoci dove inizia l'orizzonte”, dove ogni linea, interruzione e sua ripresa acquisiscono forza e importanza vitale.
Una mostra interessante e affascinante arricchita dai lavori tridimensionali “Angolo privato”, lastre di polifoil plasmate dall’autore che invaderanno le pareti della galleria in un rapporto con il pubblico visivo e fisico, accogliente ed intrigante, in una perfetta armonia di arte e design.
LUPUS IN FABULA
A cura di Ilias Cocchi Pontalti
Dal 10 aprile al 7 maggio 2018
Inaugurazione 17 aprile ore 17.30
Nero 9 Gallery
www.nero9milano.com
Via Anfiteatro n 9 Milano
Lac edu - Lugano Arte e Cultura
TRASPARENZA mobile
Vedere per comprendere.Atelier misto. Ragazzi e adulti
Generazioni a confronto.
LA CONQUISTA di NUOVE PERCEZIONI
Ognuno dei partecipanti dell’atelier avrà con sé oltre ai soliti materiali e strumenti grafici uno o più fogli di acetato trasparente.
Questa superficie cristallina costituirà la soglia tra noi stessi e il “mondo”.
Il focus dell’atelier sarà volto alla scoperta della bellezza del Museo LAC disegnato dall’Architetto Ivano Gianola.
Osserveremo l’architettura del LAC inserita perfettamente nel paesaggio di Lugano e le opere d’arte esposte nelle sale del museo attraversando lo spazio con il nostro terzo occhio.
La facilità di inquadrare tutto ciò che si paleserà davanti ai nostri sguardi renderà semplice anche ciò che potrà sembrarci apparentemente complicato.
Salendo/scendendo per le scale mobili o attraversando lentamente le sale del museo, avremo anche l’opportunità di disegnarci reciprocamente in tempo reale, divenendo così nel medesimo tempo visitatori/protagonisti e icone mobili all’interno del LAC!
Con questa modalità lasceremo una traccia invisibile ma duratura del nostro passaggio.
Dimensione fragile - Biblioteca Vallicelliana - Roma
20 gennaio - 24 febbraio 2018 inaugurazione sabato 20 gennaio 10.30 - 13.30
Relatori: Paola Paesano, Alberto Dambruoso, Giorgio de Finis, Roberto Gramiccia, Simone Oggionni
Concept: Paola Paesano e Jasmine Pignatelli
Sabato 20 gennaio 2018 alle ore 10.30 la Biblioteca Vallicelliana inaugura la mostra DIMENSIONE FRAGILE in occasione della presentazione del Manifesto della Fragilità, con l’allestimento nel Salone Borromini di 200 opere fragili realizzate dagli artisti che hanno aderito al manifesto.
Le reazioni e le adesioni suscitate dal libro Elogio della fragilità (ed. Mimesis) di Roberto Gramiccia sono alla base della stesura del Manifesto della fragilità che il mondo dell’arte in particolare ha accolto e fatto proprio, dando vita a fermenti culturali diffusi. L’idea del Manifesto nasce dalla convinzione che la Teoria della fragilità e le indicazioni che il libro propone possano stimolare una discussione proficua e creare le condizioni per il sorgere di un movimento culturale ambizioso. Il Manifesto ruota intorno all’idea che la fragilità possa trasformarsi in forza e vede centinaia di artisti, ma anche personalità della cultura, della politica e della società civile, aderire e confrontarsi su un tema di interesse generale. La fragilità, infatti, si presenta come condizione universale, una connessione maieutica tra debolezza, creatività e riscossa, individuale e collettiva.
Per l’occasione si presenta la seconda edizione del libro Elogio della fragilità arricchito di nuovi contenuti.
DIMENSIONE FRAGILE è la mostra che vede coinvolti i 200 artisti che in qualche modo, in determinati periodi, per attitudine, poetica, metodo o linguaggio, hanno creato le loro opere nel segno della fragilità.
Si presentano nel Salone Borromini carte di piccolo formato 14x20 cm, realizzate dagli artisti invitati che con il loro segno testimoniano la propria interpretazione di DIMENSIONE FRAGILE. Piccole carte tenute insieme da un comune sentire e che nella lettura unitaria e complessiva possono restituire il senso del “movimento”.
La Biblioteca Vallicelliana, promotrice di numerose iniziative culturali, è una realtà viva e aperta, pronta a sostenere e produrre progetti, idee, fermenti. In questo caso, l’obiettivo è attivare un circuito virtuoso di scambio e confronto artistico e culturale tra alcune nuove tendenze e uno dei luoghi più affascinanti del vasto patrimonio storico artistico italiano. Lo spazio borrominiano dedicato alla conservazione bibliografica e alla ricerca, nondimeno entra in relazione con forme espressive del presente contribuendo a una interpretazione del contemporaneo.
Le opere in mostra verranno donate alla Biblioteca Vallicelliana
per la creazione di una collezione che verrà incrementata nei successivi appuntamenti annuali in biblioteca.
In collaborazione con HIDALGO ARTE e I MARTEDI’ CRITICI
BIBLIOTECA VALLICELLIANA
Piazza della Chiesa Nuova 18, 2°piano, Roma
tel. 06.68802671 www.vallicelliana.it - b-vall.promozione@beniculturali.it
OPERE FRAGILI DI:
Ilaria Abbiento - Alessandra Abbruzzese - Ennio Alfani - Franco Altobelli - Nicola Amato - Antonio Ambrosino - Giovanni Anceschi - Valerio Anceschi - Sonia Andresano - Salvatore Anelli - Claudia Angrisani - Enrico Antonelli - Caterina Arcuri - Chiara Arturo - Paolo Assenza - Michele Attianese - Laura Baffi - Mariantonietta Bagliato - Giulia Barone - Ludovica Bastianini - Manuela Bedeschi - Tiziano Bellomi - Isotta Bellomunno - Jacopo Benci - Cinzia Benigni - Paolo Bielli - Sergio Bianchi - Lucia Boccalone - Renata Boero Medini - Claudio Borghi - Adalberto Borioli - Lia Bottanelli - Gennaro Branca - Rossana Bucci - Valeria Cademartori - Ennio Calabria - Silvia Celeste Calcagno - Maurizio Capisani - Pietro Capogrosso - Antonio Carbone – Miki Carone - Roberto Casiraghi - Francesco Castellani - Lucilla Catania - Franco Cenci - Pierluca Cetera - Italo Chiodi – Mary Cinque - Sonia Cipollari - Angelo Colagrossi - Ferdinando Coloretti - Sabrina Conte – Paolo Guglielmo Conti - Daniela Corbascio - Sonia Costantini - Barbara Crimella - Publia Cruciani - Vittorino Curci - Cristina Cusani - Fernando De Filippi - Anna De Francesco - Luigi Dellatorre - Guillermina De Gennaro - Maria Rita De Giorgio - Giulia Del Papa - Dana De Luca - Federica De Luca - Iginio De Luca - Nino De Luca - Valentina De Martini - Giulio De Mitri - Pietro Di Terlizzi - Paolo Di Nozzi - Elena Diaco Mayer - Chiara Diamantini - Cristiana Di Ricco – Manlio Epifania - Marco Ercoli - Marco Fattori - Ugo Ferrero - Enrico Fico - Mariano Filippetta - Luigi Filograno - Pietro Finelli - Raffaele Fiorella - Danilo Fiorucci - Andrea Fogli - Giovanni Fontana - Stefano Fontebasso de Martino - Paola Fonticoli - Isabelle Fordin - Giancarla Frare - Vincenzo Fratini - Perluigi Fresia - Laura Fusco - Giovanni Gaggia – Stella Marina Gallas - Maria Cristina Galli - Michele Giangrande - Claudia Giannuli - Bruna Ginammi - Nicola Gnesi - Valentina Goretti - Marco Grimaldi - Luca Guatelli - Paolo Iacchetti - Francesco Impellizzeri - Alfonso Maria Isonzo - Iginio Iurilli - Ernesto Jannini - Mario Jerone - Mojmir Jezek - Susanne Kessler - Rada Koželj - Chiprima Kypoy - Cosmo Laera - Lucia Lamberti - Sandra Lazzarini - Micaela Legnaioli - Silvana Leonardi - Maurizio Leoni - Oronzo Liuzzi - Christian Loretti - Federico Losito - Adele Lotito - Massimo Luccioli - Giulia Madiai - Danilo Maestosi - Francesca Macina - Mauro Magni - Angelo Maisto - Vito Maiullari - Elisa Majnoni - Pino Malerba - Cristina Mangini - Marco Manzo - Susy Manzo - Roberta Maola - Antonio Marciano - Anna Marino - Vincenzo Marsiglia - Dunia Mauro - Umberto Meroni - Pierpaolo Miccolis - Roberto Micheli - Ezia Mitolo - Giuseppe Modica - Jose Molina - Riccardo Monachesi - Daniela Monaci - Riccarda Montenero - Albano Morandi - Franco Mulas - Massimo Nardi - Giuseppe Negro - Fabio Nicotera - Daniele Nitti Sotres - Maria Teresa Oliva - Gonzalo Orquin - Luca Padroni - Tommaso Palaia - Alice Paltrinieri – Pietro Pasquali - Stefano W. Pasquini - Pippo Patruno - Maria Pia Petrini - Anna Pezzoli - Jasmine Pignatelli – Stefano Pizzi - Natale Platania - Teresa Pollidori - Antonella Raio - Stefania Ranghieri - Carlo Alberto Rastelli - Giulia Ripandelli – Tiziana Rivoni - Paola Romoli Venturi - Giulia Ronchetti - Massimo Saverio Ruiu - Mara Ruzza - Antonio Sammartano - Sandro Sanna - Francesco Sannicandro - Alba Savoi – Eugenia Serafini - Lino Sivilli - Skin&Bones Illustration – Elisabetta Sonnino - Jolanda Spagno - Valdi Spagnulo - Osvaldo Spagnulo - Georgina Spengler – Sprout/Baum - Silvia Stucky - Giuseppe Sylos Labini - Patrick Tabarelli - Meri Tancredi - Paolo Tatavitto - KeziaT - Alberto Timossi - Mona Lisa Tina - Isabella Tirelli - Michela Tobiolo - Alberto Torres Hernandez - Stefano Trappolini - Franco Tripodi - Ivano Troisi - Francesca Tulli - Clara Turchi - Oscar Turco - Fosco Valentini - Viviana Valla - Delphine Valli - Mara van Wees - Giorgio Vicentini – Giovanna Vinciguerra - Cecilia Vitiello - Raffaela Vittori - Fiorenzo Zaffina – Serena Zanardi - Virginia Zanetti - Nacho Zubelzu - Emiliano Zucchini
Dimensione fragile - Biblioteca Vallicelliana - Roma
Carta sei madre di pensiero.
Doni la tua pazienza alla mia breve memoria.
Icona di luce, sei divina, perché nasci dagli alberi che sfiorano il cielo.
Maestra di segni, ti fai garante della mia fragilità.
Silenziosa carta, che ti lasci stracciare,bruciare, piegare, tagliare,dipingere, scolpire,
sei ambasciatrice d’amore, suono d’artista e parola dei poeti.
Amo perdutamente il tuo bianco corpo che accende ed esaudisce i miei desideri.
g.v.
L'applicazione dell'Arte MAAAC, Museo Cisternino (Br)
Cattura - Mostra personale allo Studio d'Arte del Lauro - Milano
“Cattura” è il titolo dell’esposizione con cui Giorgio Vicentini si presenta al pubblico milanese proponendo una selezione di opere del recente periodo di ricerca (2013-2017), afferenti ai diversi cicli tematici che caratterizzano le fluide dinamiche della sua pittura. La mostra gioca sui contrappunti spaziali del colore alternando differenti registri espressivi che dialogano tra di loro attraverso le vibrazioni del segno e le atmosfere ombrose del visibile. Gli “Appunti di volo” sono dittici concepiti come congiunzione tra la tensione del gesto e la materia indistinta delle forme, con elementi geometrici che scandiscono i perimetri della superficie. D’altro lato, la serie dei “jamais” propone immagini di intensa meditazione interiore, mentre il ciclo “Aria concreta” fa emergere pure emanazioni cromatiche come alterne e misteriose risonanze della luce e dell’ombra. Nel percorso della mostra sono presenti anche alcune opere del ciclo “colore crudo”, dove l’artista plasma il colore agendo su due polifoil sovrapposti, per fissare il movimento della materia nell’attimo della sua mutazione. Realizzato appositamente per la mostra è “Costruire l’orizzonte”, polittico composto da barre di alluminio dipinte con striature scure e discontinue, disposte sulla parete in modo parallelo con variabili fuoriuscite laterali. Oltre ad altre singole opere disseminate nello spazio espositivo, va segnalato il più recente ciclo, “Cattura”, ulteriore affermazione della frenesia inventiva del dipingere che fa di Vicentini una delle voci più originali dell’attualità. Del resto, “la sua pittura – scrive Claudio Cerritelli- non insegue novità ma continui avvitamenti lungo i percorsi ambivalenti del suo affiorare, è desiderio di avventurarsi verso le soglie dell’invisibile, con quella necessaria follia che capta ciò che sta oltre l’orizzonte di ogni possibile orizzonte”.
La mostra, accompagnata da un catalogo curato da Cristina Sissa con un testo di Claudio Cerritelli, resterà aperta fino al 18 gennaio 2018 nei seguenti orari:
da martedì a giovedì, ore 10-14 / 16 - 19.30
Per informazioni
tel. +39 340 8268664
studiodartedellauro@gmail.com
www.studiodartedellauro.it
Studio d'arte del Lauro, installazione nell'orangerie - Milano
Gli Spazi dell'Arte
Carissimi Artisti,
a seguito del successo della mostra "Gli Spazi dell'Arte", e come del resto annunciato sin dal principio, scriviamo per confermarvi che il JRC sta definendo il programma delle tappe della mostra itinerante.Entro la fine dell'anno si prevede di trasferire l'esposizione in uno dei musei di Varese, per soddisfare le richieste del pubblico e delle autorità locali che hanno visitato la mostra lo scorso mese di ottobre. Successivamente, approssimativamente per i prossimi 18-24 mesi, la mostra viaggerà in diverse città e musei, in Italia e in Europa (attualmente sono state individuate le seguenti destinazioni: Magazzini del Sale - Venezia, ONU - Vienna, Bulgaria, Bruxelles, ZKM-Karlsruhe, Montecarlo, Milano). Tutti i trasferimenti delle opere saranno affidati dal JRC a ditte di trasporto specializzate. Lo stesso JRC si occuperà degli aspetti organizzativi e logistici. Sarà nostra premura tenervi aggiornati sugli sviluppi del progetto e sul calendario degli eventi. Ringraziandovi ancora una volta per il vostro prezioso contributo, inviamo cordiali saluti.
Il Team Gli Spazi dell'Arte
Anime galleggianti con la Fondazione Emilia Bosis per il progetto Tender to Nave Italia
Manca davvero poco alla partenza del progetto Tender to Nave Italia. Il prossimo 10 ottobre è il giorno in cui salperanno i pazienti e gli operatori della Fondazione Bosis, assieme ad alcuni studenti dello IAL di Cremona, sullo storico brigantino goletta Nave Italia.A questo viaggio in mare parteciperà anche l'artista Giorgio Vicentini, che durante la navigazione da La Spezia a Genova, darà vita ad una performance artistica dal titolo “Anime galleggianti” che coinvolgerà anche gli ospiti della Fondazione ed i ragazzi dello IAL.
A bordo verranno portati dei dischi, che saranno poi elaborati e colorati dai viaggiatori, per poi essere calati in mare, come anime galleggianti, a simboleggiare il mondo di comprensione e solidarietà, oltre che di inclusione anche culturale, che è propria del mare e delle sue regole. Strutture che lo stesso Vicentini, assieme agli operatori della Fondazione ed alcuni pazienti, stanno preparando in vista dell’imminente partenza.Ma lasciamo che sia proprio Giorgio Vicentini e Pier Giacomo Lucchini, nel video che abbiamo girato ieri alla Fondazione, a raccontarci del progetto.
http://www.fondazionebosis.it/progetto-nave-italia-il-10-inizia-il-viaggio/
Pastina Design di Mara Scanavino
Il progetto pastinadesign nasce d'estate in riva al mare, perché, qualsiasi sia la temperatura, mi piace terribilmente la pastina in brodo. Oggi pastinadesign diventa uno Studio, non soltanto di grafica editoriale, ma sempre ottimo perché personalizzato, come la mia pastina al mare.
MARA SCANAVINO
Gli Spazi dell'Arte (esposizione)
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Gli Spazi dell'Arte. La disattivazione nucleare: la scienza al servizio delle generazioni future.
Il Centro Comune di Ricerca della Commissione europea intende presentare le attività di disattivazione nucleare ed il nuovo deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi del sito di Ispra (Varese, Italia).
L'iniziativa mira ad informare le comunità locali e gli stakeholders sulle attività di disattivazione nucleare del sito di Ispra, sia in corso che future, al fine di renderle più trasparenti ed accessibili al pubblico generale, in conformità con la relativa legislazione italiana in campo nucleare e con la politica di trasparenza della Commissione europea.
52 artisti presenteranno le proprie opere riguardanti la disattivazione nucleare (a partire da un fusto usato normalmente per i rifiuti). La cerimonia d'apertura avrà luogo venerdì 29 settembre alla presenza delle autorità italiane, degli artisti e dei colleghi del Centro. In quell'occasione sarà possibile assistere allo spettacolo di luci laser e suoni di Pietro Pirelli (il famoso artista italiano nel campo Arte&Scienza). La mostra resterà aperta per due settimane, con apertura al pubblico durante i weekend.
Orari d'apertura:
Dal lunedì al giovedì: dalle 10.00 alle 13.00 per scuole e gruppi organizzati;
Sabato e domenica: dalle 11.00 alle 17.00 per il pubblico generale.
L'ingresso è libero previa registrazione: https://web.jrc.ec.europa.eu/rem/art.html#/meeting-view-screen/
È possibile registrarsi online dal 1° settembre 2017 e fino a 5 giorni prima della data scelta per la visita.
Per informazioni: JRC-ART-SPACES@ec.europa.eu
MagnetikZone - Erice (Tp)
International art project a cura di Antonio Sammartano e Darine Rajhi
Polo Museale A. Cordici - Erice (Tp)
La Collana
La Collana è la linea di libri di poesia offerta da STAMPA 2009.
Tutti i volumi sono curati o comunque supervisionati da Maurizio Cucchi, poeta e critico estremamente noto a livello nazionale ed internazionale, presente nella giuria di diversi premi letterari.
L’aspetto tecnico è curato direttamente da Marco Borroni, titolare della casa editrice e con un’esperienza trentennale nel settore della stampa, che ha individuato la grafica, il formato e le carte da utilizzare per l’edizione.
La veste editoriale, arricchita dalle opere riprodotte sulla copertina – tutte dell'artista Giorgio Vicentini, salvo qualche eccezione, risulta riconoscibile e molto apprezzata. Alla facilità di lettura vengono affiancate l’eleganza e la piacevole comunicazione tattile epressa da materiali “caldi”.
https://www.stampa2009.it/editoria/poesia-lacollana/
TIABD
TODAY IS A BAD DAY
di Samuele Picarelli Perrotta
Sinossi: Dopo anni di tentativi, Alex, giovane sceneggiatore, è a un passo dall'avverare il suo sogno: portare sul grande schermo una delle sue storie. Un noto produttore, però, non ritiene i suoi scritti in linea con le nuove tendenze e, preferendo investire in personaggi accattivanti e temi già noti al pubblico, chiede ad Alex di ritornare con qualcosa di più "vendibile"…
Cast: Moreno Valenzano, Valentina Masi, Giorgio Vicentini, Lilia Casalini, Francesco Mantriota, Davide Riboldi, Margherita Fontana, Sara Lemma, Leonardo Amico
Regia: Samuele Picarelli Perrotta
Durata: 15’30’’
Anno: 2017
Paese: Italia
Tipologia: cortometraggio
Genere: fiction sul patrimonio artistico
Sceneggiatura: Mattia Serrago
Montaggio: Sebastiano Rizzato
Fotografia: Sebastiano Rizzato
Musiche: Pietro Vicentini, Franco Ghirimoldi
Produttore: autoprodotto
Produzione: Ergasterio
Lingua: italiano
Formato: 16:9 colore
Il Sogno della Realtà, Museo Butti - Viggiù (Va)
Museo ENRICO BUTTI
Mostra a cura di Ignazio Campagna
testo in catalogo di Claudio Cerritelli
presentazione di Federico Masedu
Museo Enrico Butti - Il sogno della realtà
Il direttore, Ignazio Campagna, del Museo Enrico Butti di Viggiù, presenta la mia personale Il sogno della realtà
Lac edu - Lugano Arte e Cultura
LAC edu
Il LAC e l'ARCHITETTURA
t r a s p a r e n z e
Appunti di volo - Aeroporto di Malpensa
Installazione site specific Sala Montale, Terminal 1 Malpensa
Incontro e presentazione delle mostre all’interno delle Sale Vip Lounges dell’aeroporto di Milano Malpensa
Saranno presenti:
Luciano Carbone, Chief Corporate Officer SEA
Serafino Perego, Direttore Real Estate and Corporate Projects SEA
Isabella Peroni, Assessore alla Cultura Comune di Gallarate
Emma Zanella, Direttore MA*GA
Giorgio Vicentini
Ore 11.00 Aeroporto di Milano Malpensa
Sala Albinoni (Terminal 1 – Piano Arrivi – Adiacente Porta 1)
Morotti Arte Contemporanea - Daverio (Va)
In mostra opere di Marc Angeli, Michelle Benoit, Ivan De Menis, Marco Ferri, Sara Frattini, Marcello Morandini, Lorenzo Perrone, Beverly Rautemberg, Lorenzo Taini, Sergio Vanni, Giorgio Vicentini
Giorgio Vicentini Per Ora
L'arte incontra il design
Studio Atelier di Silvana Barbato - Varese
Dialogo con Laura Balduzzi e Luca Thomas Villa
Lac edu - Lugano Arte e Cultura
Vedere l'invisibile? Con i bambini si può!
In Corpore - Università Cattolica - Milano
In Corpore - Università Cattolica - Milano
In corpore di Giorgio Vicentini è stata esposta ai Magazzini del Sale a Venezia nel 2011. Realizzata dall’artista insieme agli ospiti del Centro diurno psichiatrico della Fondazione Emilia Bosis di Verdello in provincia di Bergamo, e oggi del tutto rivisitata, è costituita da un lunghissimo pentagramma che definisce un percorso nel quale il pane reale e il pane sognato sono appesi contemporaneamente. Scrive l’artista “È la prima volta che un pentagramma ostende il pane. Si tratta di una installazione drammatica e nello stesso tempo poetica. Eliminando ogni tipo di orpello romantico abbiamo puntato tutta la nostra creatività sulla purezza e indispensabilità del nostro pane quotidiano. La coraggiosa gittata di trenta metri del pentagramma esclude ogni sorta di retorica. In corpore è una struttura asciutta, una profonda preghiera concreta che mira dritto al cuore del problema alimentare. Sarà un viaggio comprensibile dentro l’indispensabilità dell’opera d’arte senza alcun inganno. Il ferro e il pane saranno lì a ricordarcelo.”
Il giorno dell’inaugurazione la Fondazione Emilia Bosis, presieduta da Pier Giacomo Lucchini proprietaria dell’opera, organizzerà una performance nella quale si produrranno attori professionisti, operatori socio-sanitari e soprattutto ospiti della comunità psichiatrica abili nella recitazione (durata 10 minuti).
INSTALLAZIONE IN UNIVERSITÀ CATTOLICA NEL TEMPO DI EXPO
In corpore, installazione di Giorgio Vicentini
13 maggio – 12 giugno 2015
a cura di Cecilia De Carli
Toujours et Jamais - Morotti Arte Contemporanea
Atelier Mobile, Triennale di Milano
ATELIER MOBILE ®, di Giorgio Vicentini,a cura di Cecilia De Carli.
TRIENNALE DI MILANO
Viale Alemagna,6
210121 Milano
L’installazione è aperta da sabato 7 a domenica 15 novembre 2009
martedì - domenica 10:30 – 20:30, giovedì 10:30 – 23:00
Giorgio Vicentini conduce un laboratorio artistico on demand con il pubblico
sabato 7, domenica 8 novembre e sabato 14, domenica 15 novembre 10:30 – 20:30
Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco. Confucio
Essere simili ai bambini, ovvero la semplicità senza artifici, è l’ideale dell’artista, non meno del saggio, dato che si tratta di portare a compimento, l’opera d’arte e o la vita stessa, senza la minima traccia di affettazione, di divisione tra le due mentalità. Alan W.Watts.
Un importante critico mi aveva invitato alla mostra “Jean Cocteau Le Joli Coeur” presso il Centro Culturale Francese di Milano. Per stupirlo decisi di inviare alla mostra come opera d’arte, il triciclo rosso, ricevuto in dono dai miei genitori più di 50 anni fa. Montai sullo chassis, ottimamente conservato, un piccolo teatrino-atelier con i colori, le forme e i palpiti del mio mondo d’artista. Al termine della mostra decisi di inventare un laboratorio-luogo, un’area protetta, uno spazio mobile per dipingere, scrivere, cantare, leggere, pensare, riposare, giocare, studiare, lavorare…g.v.
Strategicamente collocati sopra un disco di pvc rosso e orientati ai quattro punti cardinali, quattro Atelier Mobile ® creati da Giorgio Vicentini e prodotti dalla Nuova Bel-Go srl mostrano la loro natura poetica nell’Atrio della TRIENNALE di Viale Alemagna, 6 Milano. Per due fine settimana sabato 7, domenica 8 e sabato 14, domenica 15 novembre 2009, Giorgio Vicentini (Varese 1951) condurrà un laboratorio artistico on demand con il pubblico dalle 10:30 alle 20:30. A tutti, adulti e bambini, verrà fornito materiale di belle arti per esprimere fantasia e creatività. Aiutato da alcuni studenti dell’Università Cattolica di Milano, l’artista accompagnerà tutti coloro che vorranno cimentarsi nella immediata creazione di una piccola superficie d’arte. I quattro Atelier Mobile ® saranno animati dal pubblico dentro e fuori, tra intimità e trasparenza come in un grande e divertente gioco d’arte. Al termine di ogni singola sessione artistica ognuno potrà portarsi a casa l’operina realizzata.
La genialità della Triennale di Milano è stata, fin dalla sua nascita (1933), la capacità di coniugare l’architettura con l’attività produttiva del mondo moderno, una sorta di Bauhaus che ha generato il diffondersi di una cultura nuova. Ora un’artista, davvero geniale, la sfida dando forma e corpo a questa relazione. Giorgio Vicentini ha inventato un atelier mobile di rara bellezza, un laboratorio/luogo, dove l’intenzione dell’artista presente è quella di rendere fruibile l’incontro con il farsi dell’arte, che è sempre frutto di una relazione, che nasce da un “per chi”, che dà forma e bellezza a un’idea, che rende presente e operante uno straordinario accesso alla conoscenza. Cecilia De Carli
Giorgio Vicentini, (artista 1951), orienta la sua ricerca in ambito concettuale, scegliendo poi un linguaggio autonomo basato sul colore. Dal 1991 è consulente artistico dell’architetto Svizzero Ivano Gianola. Dal 2006 conduce i laboratori di disegno al corso di laurea in Scienze della Formazione all’Università Cattolica di Milano.
La Triennale di Milano
Viale Alemagna,6
21021 Milano
T. +39 02 724341
© Giorgio Vicentini 2009
NUOVA BEL – GO S.r.l.
consulente architetto Sergio Achini
Graffiti Comunicazione
si ringrazia Mauro Corinaldi e MEDIA ARTS
Giorgio Vicentini val bene una laurea
Alla fine, erano entusiasti tutti. L'autore, Christian Cremona, giovane di Lonate Ceppino, neolaureato, studi al liceo Artistico Frattini di Varese, triennio appena concluso in Scienze dei Beni Culturali alla Cattolica. Il relatore, Francesco Tedeschi, l'illustre Luciano Caramel intervenuto in sede di discussione, Elena Di Raddo, critica e storica dell'arte, tutti vecchie conoscenze dell'oggetto della radiografia letteraria, e naturalmente lui, Giorgio Vicentini.
La tesi è stata discussa pochi giorni fa: si intitola "L'opera pittorica di Giorgio Vicentini negli anni Ottanta e Novanta", ma dentro a quella rilegatura c'è molto di più, cronologicamente, criticamente, emotivamente.
Christian, come è venuta l'idea di concludere il corso triennale dedicandoti a Giorgio Vicentini?
"La mia intenzione era quella di concentrarmi su un artista vivente, del mio territorio perché avessi la possibilità di conoscerlo personalmente, entrare in relazione con lui. Non mi sarebbe bastato fare un lavoro basandomi sui testi critici, per quanto necessari; né sulle opinioni di terzi, per quanto arricchenti. Credo che fondamentale sia il pensiero dell'artista stesso, il racconto che l'artista fa di sé. Tra i nomi indicati dal mio docente c'era anche Vicentini e ho scelto lui".
Christian e Vicentini dopo la discussione
Perché lui?
"Perché mi ha colpito fin dal primo incontro. Mi ha mostrato i suoi ultimi lavori, i cicli 'Colore nudo' e 'Colore crudo'. Mi hanno impressionato. E non ho avuto dubbi".
E come è stato l'incontro con l'artista?
"Un'esperienza fantastica, bellissima. Ero intimorito, senza una precisa idea sul come cominciare. Ma lui mi ha subito aperto la propria disponibilità in termini di attenzione e di entusiasmo".
Quanto è contato il lato umano nel tuo rapporto con Giorgio?
"Tanto. A questo aspetto ho dedicato un capitolo della tesi intitolandolo 'Un po' di me', mutuando quel Un po' di un po' chelo stesso Vicentini diede anni fa ad una mostra. In questo capitolo ho elencato tre note di stupore: tre precisi momenti che hanno segnato umanamente la nostra collaborazione".
Vale a dire?
"La prima è quando lo stesso Vicentini ha definito 'senza cristallo' il nostro primo incontro. Quando davanti al mio imbarazzo, lui mi ha subito trattato da amico. La seconda si riferisce alla mia sopresa quando ha voluto che lo accompagnassi a Milano dove doveva consegnare ad un collezionista un suo lavoro".
E la terza?
"La più bella e sorprendente. Mi ha chiesto di partecipare con qualcosa di mio, all'installazione realizzata presso la Cattolica di Milano nel gennaio scorso. Io gli ho dato il mio zaino, che è un'icona della mia vita, fin dalle medie, i miei libri d'arte contemporanea, i miei appunti, i miei disegni. Lo considero un grande onore".
Il titolo del tuo lavoro focalizza un preciso periodo dell'arte di Vicentini.
"E' il titolo scelto dal mio relatore. Gli anni Ottanta e Novanta costituiscono il momento in cui Vicentini mette a fuoco la sua poetica e si afferma come artista. In realtà io ho voluto partire dai suoi esordi, dai primi lavori in masonite, fino ad arrivare agli ultimi cicli realizzati sul finire del 2007".
Scelta apprezzata?
"Direi di si. Apprezzata non solo dal punto di vista critico e scientifico e per gli apparati che ho riunito, ma anche per la piacevolezza della scrittura. Sono convinto che l'arte debba piacere anche dal punto di vista divulgativo. Che il lettore vada accompagnato. Nel mio lavoro ci ho messo molto di mio, anche dal punto di vista sentimentale, lirico; che un aspetto che sento nel mio carattere così come nel modo di approcciarsi di Vicentini".
Esprimi il tuo punto di vista critico sull'artista.
"Trovo che giochi su tantissimi piani. E' tecnicamente bravo. Ed è duale. Da una parte è in grado di compiere una rigorosa analisi sul colore, sulla bellezza del solo colore. Dall'altro comunica con immediatezza cose quotidiane. Pochi artisti riescono ad unire queste caratteristiche, della serietà, del rigore e insieme l'entusiasmo quotidiano, la capacità di stupirsi, di provare meraviglia per quello che lo circonda e anche di lavorare su diversi materiali non necessariamente codificati dalla tradizione. In questo credo che senta tantissimo l'influsso di un artista che è sempre ben presente al suo lavoro, Serge Poliakoff".
Cos'è l'arte per Giorgio Vicentini?
"Anni fa, definì la pittura un 'Errore grave', che era anche il titolo di una sua mostra. Ma credo che per lui sia una cosa assolutamente seria, importante. In cui credere fortemente".
E per te cos'è l'arte?
"E' qualcosa che deve comunicare. Non deve essere legata logiche di mercato, non deve svendersi. Chi dipinge o crea dovrebbe chiedersi perché compie quel gesto, dovrebbe assumersi delle responsabilità. Deve essere una necessità porsi questa domanda".
Colore Crudo - Duetart, Varese
Colore crudo. Primitivo e antico. Così deve essere apparsa la luce quando l’uomo aprì gli occhi la prima volta dopo la cacciata dal Giardino di Dio. Perduta rappresentazione del mondo, dissepolta dalla mano dell’artista che nel cercare la forma ricrea il sapore della reliquia. Le valve come urna limpida che dischiude il mistero e svela la voce che possiede la fragilità del nido e la durezza cavernosa di un antro. Colore nodo di potenti intermittenze. Dolore nudo d’affanno nella parola che dimentica il grido della terra e risuona degli accordi del canto dei cieli, dove i gesti abbandonano la fatica delle braccia umane e sembrano rimpiangere la leggerezza imperiosa di un battito d’ali. Colore come il racconto della prima pittura del mondo, che precede il desiderio dell’uomo di lasciare l’orma della sua mano orgogliosa e audace, già macchiata di colpa. Colore segreto e manifesto, che non esprime altro che il suo esistere, colore ribelle che nasce dal ribollire della vita segreta delle cose, magma furente di materia audace. Dolcezza senza fine del paradiso lontano e pavido sguardo sull’inferno intravisto. Colore vertigine e volo. Colore vergine e inviolato nel suo nascere fuori dal controllo della mano dell’artista che genera sfumature inaspettate lavorando la materia più intima. Colore incontaminato eppure ricco di storia e di attesa, curioso di tempo e insieme capace di assomigliare ai sogni e ai terrori e di trasformarli in puro colore che non è mai mezzo ma fine, oggetto e soggetto della ricerca. Colore che acquista forza di epos nel contrasto con lo spazio vuoto, che ricorda il bianco dei versi lasciati dai poeti quando la parola rivela il suo limite e solo il silenzio dice. E la pausa dal canto. Colore lieve di tenerezze di polvere e macchia del sangue lasciato in un’arena. Colore lotta, colore pace. Colore rabbioso e docile, che possiede l’impeto di un treno un tuono un vulcano che erutta o del mare che si rivolta e insieme colore che esprime il silenzio che non senti nella fatica di amore e pudore di un filo d’erba che nasce e muore e poi nasce. Il silenzio che non senti nel passaggio tra l’alba e il giorno, tra il giorno e la sua notte. Colore che fa tremare di rispetto e riconoscenza. Colore asciutto come una lacrima seccata sul viso e insieme liquido di vita e calore, colore padrone superbo e amante che fugge. Colore fuoco che palpita nell’acqua e nel vento del padre e della madre valva, che gli hanno dato la vita e lo accolgono per dirgli che è pronto per andare solo ma mai solo per le strade, emancipato e maturo, gravato della nostalgia di loro impotenti che attenderanno per sempre il ritorno e insieme lucente della curiosità audace del figlio, desideroso di viaggio e vorace di libertà. Colore come furia che travolge o velo che avvolge. Come un pugno o una carezza. Colore finito che insegue l’infinito. Colore che sa che esprimere un pensiero significa conservare la sua forza e privarlo della sua terribilità. Colore che sorride alla mano che l’ha voluto. Colore dono.
Isabella Colonna Preti
Rare scintille
Castiglione Olona (Va)
Dal 18 marzo al 22 aprile 2006
Inaugurazione sabato 18 marzo 2006 ore 17.00
Comunicato stampa
Una piazza simbolica, uno spazio scenico, un luogo emblematico: “Rare Scintille” coinvolgeranno le sale di Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo a Castiglione Olona (Va) in un progetto di Giorgio Vicentini dal 18 marzo al 22 aprile.L’artista, già presente con alcune opere al MAP Museo Arte Plastica, si confronta ancora una volta con un palazzo storico “invadendo” tutti gli spazi: dalle sale espositive, alla biblioteca, allo spazio esterno al castello che da una parte domina il corso del fiume Olona e dall’altra la catena innevata del Monte Rosa. Cinque installazioni coinvolgono cinque ambienti diversi, ispirati ai cinque sensi, partendo da una vera e propria “piazza”, luogo simbolico e spazio carico di memoria, dove i punti cardinali contrassegnati dai colori bianco, nero, giallo e arancio permettono di orientarsi tra le ossessioni del segno e della scrittura dinamica dell’artista. La piazza sottodimensionata al reale presenta al centro, la figura mitologica della Maga Circe, che, come un monolite colmo di sapienza, segna il passaggio dall’alba al tramonto, da Oriente a Occidente. Dal punto focale centrale si irradia una eruzione di scintille colorate alle pareti, trasformando l’universo centrale in una volta stellare. Per l’artista questa prima installazione rappresenta il senso della “vista” che raccoglie in sé gli altri quattro e riveste un posto di assoluta importanza. Da questo intervento prende inizio il percorso espositivo, che conduce il visitatore alla scoperta degli altri quattro sensi, attraverso diversi passaggi sonori, tavole imbandite, essenze profumate e libri d’artista ispirati anch’essi a udito, gusto, olfatto e tatto. Un'installazione composita che, attraverso una calibrata sequenza di nuovissime opere e colpi di scena, racconta la misteriosa parabola della luce. L’esplosiva creatività dell’artista trova in questo progetto un confronto stimolante con i bambini delle scuole materne, che hanno inventato/lavorato con lui nelle settimane precedenti la mostra nella realizzazione delle stanze del gusto, del tatto e dell'olfatto, dimostrandosi validi ed efficaci collaboratori. In taluni casi sarà difficile distinguere la mano adulta dell’uomo-artista da quella innocente del bambino-creatore. Ancora una volta Giorgio Vicentini «affida ai bagliori della pittura il senso permanente del pensiero creativo, il racconto inesplicabile del colore svelato nelle ombre e nelle luci del suo incantesimo, nel gesto volante che si accende sulle sponde inquiete della vita. Dopo anni di costruzioni verso l’altrove e di avventure nei densi umori della materia, dopo voli irripetibili oltre il perimetro dei sogni, una nuova favola avvince lo sguardo dell’artista alle prese con i propri fantasmi. Si tratta di “Rare Scintille”, l’ultima metafora del dipingere sulla via coraggiosa del futuro, messaggio d’invenzione sul filo dell’immaginario in cui Vicentini raccoglie le tracce del suo tesoro ideale, la città della pittura attraverso il punto focale della piazza, spazio simbolico carico di memoria e di tempo illimitato» come spiega Claudio Cerritelli in catalogo.
Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo, Castiglione Olona – Varese
Dal 18 marzo al 22 aprile 2006
Inaugurazione sabato 18 marzo ore 17.00
Orario: martedì, mercoledì e venerdì 14-18; giovedì 9-12; sabato 9-12/14-18
Catalogo con testi di Claudio Cerritelli e Giovanni M. Accame
Progetto grafico Sara Frattini
Fotografia Franco Canziani
Metafisica naturale
“Lo spazio del senso comune è poco più che un recipiente vuoto; con qualche infarinatura di coordinate e diagrammi cartesiani si può abbozzare un concetto di spazio come intreccio relazionale tra cose, ed è già qualcosa. Ma questo non è lo spazio che abitiamo: l’uomo abita il mondo, strade, case, montagne, laghi, rocce e sabbia persino, ma non fogli e numeri, e tanto meno il nulla del vuoto. Lo spazio che si cercherà di esplorare sarà questo campo d’estensione dell’azione umana, il luogo come assetto variabile che ha per parametri, più che punti e linee, pensieri, intuizioni, sentimenti del mondo. Aristotele pensava che ogni realtà avesse un suo “luogo naturale” (l’alto per l’aria, il basso per la terra, e via dicendo). Sprovvisti come siamo delle sue ontologiche certezze, la mostra prende spunto, all’opposto, da un pensiero di Plotino, per il quale non c’è un punto in cui si possa dire che lì finisce l’io; gli artisti partono da qui, da questa intuizione che prefigura un pensiero u-topico, senza luoghi, per riscoprire nella loro assenza il luogo autentico dello spazio; e quale miglior guida in questo cammino di chi è ec-centrico per definizione, di chi ha scelto, nella modernità, di abitare i margini delle nostre certezze ? Quale miglior guida dell’artista, sempre fuori luogo?”
L’arte negli spazi pubblici, negli spazi sociali, scalda il pensiero e lo muove verso un senso nuovo, si offre come strumento capace di illuminare i meccanismi della vita, cogliendo lo spirito del tempo in modo inedito e creativo. Metafisica naturale vuole quindi essere una testimonianza dell’attuale complessità del fare arte. Gli artisti presenti hanno attitudini poetiche diverse ed hanno affrontato l’impegno con aperture, concezioni e stile personale. Alcuni lavorano nella scia della tradizione pittorica dell’astrazione e della figurazione poetica, altri propongono dei lavori installativi o fotografici con intenti narrativi, altri ancora sono molto legati alle matrici concettuali oppure alle dinamiche dell’arte relazionale e alla public art.
Gli artisti Carlo Alberto Buzzi, Carlo Benvenuto, Vincenzo Cabiati, Casaluce-Geiger, Giovanni Ferrario, Gabriele Jardini, Johannes Dario Molinari, Luca Pancrazzi, Riccardo Paracchini, Luca Scarabelli, Giorgio Vicentini, tra l’altro, hanno una storia espositiva che si è già intrecciata e si è rincorsa più volte, avendo confrontato in diverse mostre i loro lavori.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Alessandra Gagliano Candela, Roberto Limonta e un racconto inedito di Chiara Zocchi.
Titolo: Metafisica naturale
Artisti: Carlo Alberto Buzzi, Carlo Benvenuto, Vincenzo Cabiati, Casaluce-Geiger, Giovanni Ferrario, Gabriele Jardini, Johannes Dario Molinari, Luca Pancrazzi, Riccardo Paracchini, Luca Scarabelli, Giorgio Vicentini.
Luogo: Mozzate (CO), Villa Scalabrino, via Carducci,4.
Inaugurazione: Sabato 16 Aprile ore 17.00
Durata: dal 16 Aprile al 15 Maggio 2005
Orari: dal lunedì al giovedì su appuntamento, venerdì dalle 14 alle 18.00. sabato e domenica dalle 10 alle 18.
Info: tel. 0331/83.80.20