Elena Pontiggia

Giorgio Vicentini, l'Essere e il Nulla

Del piccolo gruppo di artisti che tra Milano e dintorni lavorano quasi esclusivamente sul colore, identificando la pittura sopratutto con la dimensione della luce e dello spazio cromatico (e potremmo citare il venenziano, ma milanese d'adozione, Marco Rotelli, e ancora Paolo Iacchetti e Italo Bressan) Giorgio Vicentini è senz'altro l'artista più sobrio, più contratto e più castigato, in una parola il più lombardo.

Il suo colore non si concede né ornamenti né decoratività, e si esprime piuttosto nelle gamme più ombrose, nei toni più introversi (sia pure con qualche eccezione che, appunto conferma la regola).

Perché, ci si protrebbe chiedere, questa pittura rinuncia non solo alla figura, ma anche agli elementi astratti più immediatamente individuabili? Perché tanto rigore e ascetismo, in un mondo come il nostro che è il luogo del pressappoco e della superficie?

Siamo di fronte, in realtà, a un minimalismo cromatico (erede delle grandi esperienze degli anni Settanta) che chiede alla pittura non di farci vedere, ma di farci intravedere. Vicentini insomma concentra le sue ricerche su quell'attimo immediatamente precedente alla visione in cui le cose non hanno ancora preso forma, le parole sono ancora allo stato di suono, i pensieri allo stato di intuizione.

Deriva qui la sua suggestiva indecidibilità dei suo lavori, sia anche quel senso di vitalità che comunque racchiudono.

Si potrebbe pensare ad Ad Reinhardt, come padre ideale di queste opere, ma sarebbe un fraintendimento. L'artista americano infatti riflette sul nulla, ritorna al grado zero della realtà per esprimere un sentimento sordo, lucidamente nichilista dell'universo.

Anche Vicentini riflette sul "grado zero" degli eventi. Ma lui lo zero è il numero che precede l'unità, è il numero metafisicamente più fecondo, quello che può trasformarsi e sta per trasformarsi in ogni cosa.

Per questo nei suoi lavori, accanto a una malinconia settentrionale, si riscontra una sentimento di attesa e perfino di stupore, una condizione incessante di nascita.

Come se Vicentini continuasse a ripetersi, ma con trattenuta felicità, la domanda che per Heidegger è il fondamento di ogni filosofia: "Perché l'essere piuttosto che il nulla?


Testi critici

Claudio Cerritelli, Permutazioni e resistenze sulla pittura di Giorgio Vicentini Claudio Cerritelli, Il colore crudo di Giorgio Cecilia De Carli, Non ho parole Flaminio Gualdoni, Vicentini, un diario intimo per svelare le emozioni con la forza dei colori Giorgio Vicentini, Se Sergio Vanni, Le carte nascoste di Giorgio Licia Spagnesi, Il colore di Giorgio Martina Corgnati, Le intenzioni Sara Honegger Chiari, Poi arriva la pittura Vittoria Broggini, L'orizzonte comprensivo di Giorgio Cecilia De Carli, Piccole conversazioni a proposito dell'installazione IN CORPORE EXPO 2015 Ettore Ceriani, Giorgio Vicentini e il sogno della realtà Marina De Marchi, A Castello Grazia Massone, Custodire Giovanni Maria Accame, L'esperienza della pittura Claudio Cerritelli, Scintille Riccardo Prina, Assalto e Difesa Vittoria Broggini, Appunti di Volo Claudio Cerritelli, Catturando il divenire della pittura - Catalogo "Cattura", Studio d'Arte del Lauro, ottobre 2017 Francesco Tedeschi, Diario critico bisestile dell'anno 2000 ed. Campanotto, Udine 2012 Erika La Rosa, Non basta un solo tentativo per catturare l'orizzonte - Varesenews, 21 novembre 2017 Mauro Bianchini, Volatilità di segno e percorrenze di forme Giorgio Vicentini, Claudio Cerritelli, Marina Pierani, Incontriamoci dove inizia l'orizzonte Chiara Gatti , Come nasce e si sviluppa un'opera d'arte - La Repubblica, giovedì 21 marzo 2019 Lupus in Fabula, Ilias Cocchi Pontalti Luisa Negri, Un secolo di pittura. Varese nei colorii dei suoi artisti Cristina Sissa, Genesi - Catalogo mostra - Studio d'Arte del Lauro Carla Tocchetti, Gli Arazzi Volanti di Giorgio Vicentini al Battistero di Velate giugno 2019 Paolo Biscottini, Colore Crudo luglio 2007 Claudio Del Frate, Erano dimenticati in manicomio. Oggi espongono alla Biennale - Corriere della Sera, Milano 15 luglio 2005 Elena Pontiggia , Giorgio Vicentini, l'Essere e il Nulla Chiara Gatti, Visita in studio Simonetta Lux , Lo dirò a tuo padre - Catalogo ERRORI GRAVI ©1998 ISBN 88.7269.079.X FEDA SA - Fidia Edizioni d’Arte - Lugano Luisa Negri, Le "fondamenta occidentali" di Giorgio Vicentini - Varese Focus, OTTOBRE 2020 Cristina Casero, La confessione - Decima Biennale d'Arte Sacra - Fondazione Stauros, Santuario San Gabriele (Te) Settembre 2002 Elena Di Raddo, Scheda opera dittico Vestali, L'arte moderna in Intesa SanPaolo, L'Ultimo Novecento, Mondadori Electa S.p.A. Milano 2013 Erika La Rosa, I colori si fidano di lui, Varesenews 8 aprile 2021 Mario Chiodetti, Vicentini, eterno bambino che gioca con luce e colori Isabella Colonna Preti , Colore crudo - Galleria Duetart, Varese Sara Honegger Chiari , Le amnesie del perimetro - 7 giugno 1996 Luca Cavallini , Museo della Permanente - Milano 9 marzo 2022 Matteo Giuseppe Dall'Ava , Un astrattista molto concreto - Per Edizioni Teelent 19 gennaio 2022 Luciano Caramel, Centottanta gradi - Gennaio 1990 Luisa Negri , Quell'arte nel nome del figlio - 8 agosto 1992 Giorgio Vicentini, Sorgente Lucio Fontana - Aula Borsi. Università Cattolica, Milano gennaio 2019 Andrea Bortoluzzi - Libreria Carù, La voce della carta Chiara Gatti , Sintonie - prefazione, Casa editrice Stampa 2009, ottobre 2022 Varese Mario Visco , Poesie e disegni: le Sintonie di Vicentini - La Prealpina - Varese, 21 gennaio 2023 Gianfranco Colombo, Cera e acrilico Aree di Vicentini Claudio Rizzi , Parlatorio - Libreria Bocca, Milano, 11 settembre 1997 Il Gazzettino di Vicenza , Quando il colore diventa "Luce atmosfera e forma" - 2 ottobre 2014 Francesco Tedeschi , Il colore come forma plastica, percorso attraverso una forma di astrazione - Skira ottobre 2014 Emanuele Beluffi, Giorgio Vicentini, altre il visibile c'è di più - Il Giornale Off - 6 agosto 2024
Giorgio Vicentini visual artist