Sara Honegger Chiari

Poi arriva la pittura

All’inizio sono parole di sassolini bianchi sulla terra nera, per non perdere la via di casa. Poi arriva la pittura. E la sua pittura somiglia sempre più alle sue parole. Crea mondi, altre nature, altre esistenze: il prima e il dopo, il gesto e la precarietà, l’infanzia e la morte, la maturità e la vita. Ma anche l’astratto e il figurativo e con loro l’ambiguità della pittura, abbagliata dalla luce di pioggia che c’è oggi qui, nel suo posto trasparente. Giorgio è un gran parlatore. Lo era già dieci anni fa, quando ci siamo conosciuti in un altro studio, in un’altra storia. Anche allora prima di tutto c’era il colore. Ma il colore era di terra. Materia alla ricerca della luce. Da allora, niente rimane fermo, sono cambiati la casa, lo sguardo, lo studio. Ed è cambiata la pittura. I perimetri sono stati dimenticati per sempre, la materia abbandonata. Sottrazione dopo sottrazione, è rimasto il colore. Quel colore fuggiasco, ribelle, che da tempo Giorgio imprigiona nel mondo liquido dei polimeri. Alcune di queste figure galleggianti hanno preso la via della tela. Giorgio dice che sono tornate a casa, alla tradizione - come se il suo colore stesse compiendo un lungo viaggio e che la sua prima fatica di artista stesse nell’inventare o nello scoprire ogni giorno un modo nuovo per afferrarlo e trascinarlo dove altri lo possano vedere. Sembra facile, ma non lo è. Perché nel gesto della cattura, in quel furore che si spegne nel fatto, c’è una violenza antica, arcaica. Niente di tranquillo, niente di pacifico. Piuttosto la vita: lo sguardo del presente continuamente braccato fra il passato e il futuro. La nuova storia inizia qui, nel luogo trasparente. Terra dietro, cielo davanti. Le tele, poggiate contro il muro, sono ancora tutte coperte da fogli di carta velina, fragili come la neve che in certi giorni dell’anno si posa sulla testa marmorea di una Bernadette della Valganna, testimone silenziosa di una grazia, di un amore paterno. Giorgio li toglie uno a uno. A volte – una macchia d’inchiostro, una sbavatura di viola – li accartoccia e li butta. Più spesso li piega. E a forza di braccia, lentamente sposta le tele. Subito lo spazio si affolla e devo farmi da parte. Ho paura di muovermi, di graffiare il segreto racchiuso fra il lucido e l’opaco. I colori di nostalgia mi lasciano muta. Avverto il senso di una perdita, di qualcosa che non tornerà. Forse per questo guardo fuori – il cane che si lecca il pelo, i leoni ai lati del cancello, le scale d’accesso. E improvvisamente mi accorgo che tutto è doppio. Due sono i leoni, due le scale, due i polimeri, due gli elementi dei disegni. E mi accorgo anche che ciò che conta sta nel mezzo: l’intoccabile colore crudo, l’immagine nata dalla grafite grassa sulla carta asciutta. Una croce orizzontale che diventa uccello e volo. L’ombra severa di due ciotole di riso. Dico la verità. Vorrei una tela solo per me. Mi accade sempre così, con Giorgio: entro, guardo, e desidero portargli via tutto. I barattoli di colore, i polimeri arrotolati, le sigarette, la carta, i pennelli, le scritte sul muro. Ma soprattutto i colori crudi: il grigio che vuole scappare, il bruciore del fiume rosso che mi viene addosso, il sussurro del viola, colore amatissimo che lambisce i tanti bianchi che mi stanno intorno. Sì, vorrei portare via questo e altro ancora. La fatica, forse. Quella che Giorgio deve provare quando lavora, diviso dal mondo da questa membrana di vetro. Quando si azzera, si ricerca, si ricompone e compie il gesto, sempre ardito e quasi scandaloso, di dichiararsi indispensabile: catturare il colore e metterlo qui, davanti ai nostri occhi.


Testi critici

Claudio Cerritelli, Permutazioni e resistenze sulla pittura di Giorgio Vicentini Claudio Cerritelli, Il colore crudo di Giorgio Cecilia De Carli, Non ho parole Flaminio Gualdoni, Vicentini, un diario intimo per svelare le emozioni con la forza dei colori Giorgio Vicentini, Se Sergio Vanni, Le carte nascoste di Giorgio Licia Spagnesi, Il colore di Giorgio Martina Corgnati, Le intenzioni Sara Honegger Chiari, Poi arriva la pittura Vittoria Broggini, L'orizzonte comprensivo di Giorgio Cecilia De Carli, Piccole conversazioni a proposito dell'installazione IN CORPORE EXPO 2015 Ettore Ceriani, Giorgio Vicentini e il sogno della realtà Marina De Marchi, A Castello Grazia Massone, Custodire Giovanni Maria Accame, L'esperienza della pittura Claudio Cerritelli, Scintille Riccardo Prina, Assalto e Difesa Vittoria Broggini, Appunti di Volo Claudio Cerritelli, Catturando il divenire della pittura - Catalogo "Cattura", Studio d'Arte del Lauro, ottobre 2017 Francesco Tedeschi, Diario critico bisestile dell'anno 2000 ed. Campanotto, Udine 2012 Erika La Rosa, Non basta un solo tentativo per catturare l'orizzonte - Varesenews, 21 novembre 2017 Mauro Bianchini, Volatilità di segno e percorrenze di forme Giorgio Vicentini, Claudio Cerritelli, Marina Pierani, Incontriamoci dove inizia l'orizzonte Chiara Gatti , Come nasce e si sviluppa un'opera d'arte - La Repubblica, giovedì 21 marzo 2019 Lupus in Fabula, Ilias Cocchi Pontalti Luisa Negri, Un secolo di pittura. Varese nei colorii dei suoi artisti Cristina Sissa, Genesi - Catalogo mostra - Studio d'Arte del Lauro Carla Tocchetti, Gli Arazzi Volanti di Giorgio Vicentini al Battistero di Velate giugno 2019 Paolo Biscottini, Colore Crudo luglio 2007 Claudio Del Frate, Erano dimenticati in manicomio. Oggi espongono alla Biennale - Corriere della Sera, Milano 15 luglio 2005 Elena Pontiggia , Giorgio Vicentini, l'Essere e il Nulla Chiara Gatti, Visita in studio Simonetta Lux , Lo dirò a tuo padre - Catalogo ERRORI GRAVI ©1998 ISBN 88.7269.079.X FEDA SA - Fidia Edizioni d’Arte - Lugano Luisa Negri, Le "fondamenta occidentali" di Giorgio Vicentini - Varese Focus, OTTOBRE 2020 Cristina Casero, La confessione - Decima Biennale d'Arte Sacra - Fondazione Stauros, Santuario San Gabriele (Te) Settembre 2002 Elena Di Raddo, Scheda opera dittico Vestali, L'arte moderna in Intesa SanPaolo, L'Ultimo Novecento, Mondadori Electa S.p.A. Milano 2013 Erika La Rosa, I colori si fidano di lui, Varesenews 8 aprile 2021 Mario Chiodetti, Vicentini, eterno bambino che gioca con luce e colori Isabella Colonna Preti , Colore crudo - Galleria Duetart, Varese Sara Honegger Chiari , Le amnesie del perimetro - 7 giugno 1996 Luca Cavallini , Museo della Permanente - Milano 9 marzo 2022 Matteo Giuseppe Dall'Ava , Un astrattista molto concreto - Per Edizioni Teelent 19 gennaio 2022 Luciano Caramel, Centottanta gradi - Gennaio 1990 Luisa Negri , Quell'arte nel nome del figlio - 8 agosto 1992 Giorgio Vicentini, Sorgente Lucio Fontana - Aula Borsi. Università Cattolica, Milano gennaio 2019 Andrea Bortoluzzi - Libreria Carù, La voce della carta Chiara Gatti , Sintonie - prefazione, Casa editrice Stampa 2009, ottobre 2022 Varese Mario Visco , Poesie e disegni: le Sintonie di Vicentini - La Prealpina - Varese, 21 gennaio 2023 Gianfranco Colombo, Cera e acrilico Aree di Vicentini Claudio Rizzi , Parlatorio - Libreria Bocca, Milano, 11 settembre 1997 Il Gazzettino di Vicenza , Quando il colore diventa "Luce atmosfera e forma" - 2 ottobre 2014 Francesco Tedeschi , Il colore come forma plastica, percorso attraverso una forma di astrazione - Skira ottobre 2014 Emanuele Beluffi, Giorgio Vicentini, altre il visibile c'è di più - Il Giornale Off - 6 agosto 2024
Giorgio Vicentini visual artist