Il percorso artistico di Giorgio Vicentini si caratterizza per la continua ricerca creativa su di un elemento catalizzatore: il colore, in ogni sua forma e sfumatura.
Nei diversi cicli di opere che scandiscono la sua ampia produzione pittorica, la ricerca cromatica rappresenta il punto di partenza di un processo di sperimentazione ininterrotto, che porta Vicentini a utilizzare i materiali e i supporti più disparati: acrilici, smalti, cera d’api, legno, cartone, mdf, alluminio, polifoil, tela di lino, ma non solo.
L’utilizzo di diverse tecniche e materiali gli consente di giocare sulle densità e sulle consistenze cromatiche, sulla sovrapposizione di segni e di forme, sul contrapporsi di superfici opache e lucide: nascono così cromie spesso fluide e cangianti, ma, al tempo stesso, ricondotte a un senso generale di equilibrio e di organicità.
Anche in questa Crux arteriosa venosa, Vicentini, grazie alla particolare tecnica di stesura del colore su fogli di polifoil, che vengono poi ritagliati e impressi sulla tela, riesce a creare un nucleo di colore vivo che emerge dal fondale tetro, con un effetto di tridimensionalità accennata.
Le molteplici sfumature del rosso e degli altri colori, che richiamano alle gradazioni del sangue e il tema della crocefissione, generano la sensazione di una visione fugace, evocativa, sospesa tra visibile e invisibile.